Parcheggi a pagamento al Gom, Scaffidi: «La ditta non intende collaborare»
Il commissario non ha trovato un'apertura per agevolare i dipendenti e incalza i sindacati: «Si sono svegliati solo ora ma dov'erano quando venivano pubblicate le delibere?»
«Che il problema dei parcheggi esista è un dato di fatto. Esiste da sempre perché l’spedale è stato costruito cinquant’anni fa e questi erano gli spazi a disposizione. Tranne il parcheggio fuori dall’ospedale che è stato ricavato successivamente».
A parlare è il commissario del Gom Gianluigi Scaffidi con il quale abbiamo affrontato una questione che da settimane sta scaldando gli animi di pazienti e sanitari: i parcheggi a pagamento in ospedale.
Il nodo parcheggi
Scaffidi non ha mai negato il problema, anzi, già qualche giorno fa nelle nostre colonne ha chiarito la sua contrarietà ribadendo che: «Sono tenuto obbligatoriamente ad adempiere in base al principio di continuità amministrativa».
Per Scaffidi il problema, dunque, esiste da tempo: «La medicina non è quella cinquant’anni fa. È aumentato il personale e più personale abbiamo più utenti possiamo assistere. Tutto questo significa che servono più posti per parcheggiare. Quindi, il problema della viabilità e dei parcheggi è reale. Io, però, non sono convinto che si debba pagare in ospedale. Né il dipendente che viene a lavorare, né l’utente che non viene certo a divertirsi. La mia opinione da commissario è nessuno debba pagare all’intero ospedale».
Il contratto
Esiste, però, un contratto che prima di entrare in vigore ha visto una serie di deliberazioni. Del parcheggio a pagamento, infatti, si parla già dal 2016 e, carte alla mano, Scaffidi ci ha mostrato i passaggi e le amministrazioni che hanno portato a questo risultato.
«Esiste un contratto che mi sono trovato e non posso rescinderlo perché la ditta andrebbe in tribunale e l’avrebbe facilmente vinta perché avrebbe mancato guadagno. Oggi è facile attaccare chiedendo di trovare una soluzione. Ma io la soluzione l’avevo già trovata e l’ho adottata stipulando una convenzione con i vigili urbano. Ma, purtroppo, è durata due mesi perché poi è entrato il concessionario e la convenzione automaticamente è decaduta. La polizia municipale controllando e multando aveva risolto il problema dei parcheggi per dializzati e disabili occupati abusivamente o dei parcheggi selvaggi che impedivano persino l’accesso delle ambulanze al pronto soccorso».
Soluzione alternativa
Un problema di civiltà che si è concluso con un aggravio non indifferente sulle tasche di medici, infermieri e tutto il personale che gravita all’interno dell’ospedale. Per non parlare dei pazienti, ovviamente. Solo dializzati e disabili, infatti, non pagheranno.
«Con la polizia municipale senza nessun onore il problema della viabilità era stato risolto e nessuno parcheggiava più a capocchia perché si trovava la multa. Questa soluzione non la condivido nella maniera più assoluta. E i miei atti sono stati un’altra cosa. La convenzione non costava una lira né al dipendente e né all’utente. C’era molto più ordine e molto più regolarità all’interno all’ospedale a costo zero. Se qualcuno prima di me ha inteso fare un’altra scelta paradossalmente io oggi mi trovo a dovere ad adempiere un contratto che non posso né disdire né calmierare. Ci ho provato dico la verità. Ci ho provato a parlare con il concessionario ma l’offerta è stata respinta».
I sindacati
E il commissario non ha fatto mancare un chiaro messaggio ai sindacati che oggi rivendicano la gratuità dei parcheggi per i lavoratori.
«È odioso che debba pagare il dipendente lo so perfettamente. Sto tentando ogni trattativa ma non voglio illudere nessuno. Quello che mi stupisce è che con tutte le delibere pubblicate nel corso degli anni nessuno abbia ritenuto di intervenire, dire nulla quando si poteva. Si sono svegliati tutti adesso».
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