Villa, i sindaci dell’area dello Stretto hanno incontrato la direttrice generale dell’Asp Di Furia
Nel corso della riunione sono state rappresentate le criticità del settore, rispetto alle quali ciascuno ha espresso le proprie richieste in merito ad alcuni servizi delle strutture sanitarie presenti nei rispettivi territori
L’Assemblea dei sindaci dell’Area dello Stretto, nel Comune di Villa San Giovanni, ha incontrato la direttrice generale dell’Asp, Lucia De Furia, per affrontare tre temi importanti: lo stato di attuazione delle misura 6 – Salute del Pnrr relativo alla realizzazione delle Case di Comunità, Ospedali di Comunità e le Cot; la carenza di specialistici nei diversi poliambulatori presenti sui territori; l’esigenza di coprire le zone carenti. La riunione è stata occasione per i sindaci presenti (Daniela Arfuso, Antonino Micari, Michele Filocamo, Domenico Romeo, Francesco Malara, Giovanni Verduci, Stefano Calabró, Marina Giglietta, Giusy Caminiti e Maria Grazia Melito) di rappresentare alla direttrice, presente alla riunione unitamente al dirigente dell’ufficio tecnico, arch. Beatino, le criticità del settore, rispetto alle quali ciascuno ha espresso le proprie richieste in merito ad alcuni servizi delle strutture sanitarie presenti nei rispettivi territori.
«La disponibilità al confronto e all’ascolto e il metodo di lavoro prospettato dalla Di Furia – ha affermato Daniela Arfuso, sindaco di Cardeto – rappresentano sicuramente un grandissimo traguardo, un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni, che ci fa ben sperare considerato che dalla riunione è maturata la consapevolezza che soltanto attraverso una collaborazione attiva e concreta tra Azienda Sanitaria Locale e Amministratori locali è possibile attuare una programmazione capace di ottimizzare al meglio le “poche” risorse disponibili, di realizzare i nuovi modelli organizzativi di prossimità finanzianti nell’ambito del Pnrr e di potenziare, in termini di qualità e sostenibilità, l’assistenza territoriale per la presa in carico della persona umana. La Di Furia dopo aver evidenziato le criticità riscontrate a livello infrastrutturale, nonché quelle riconducibili alla mancanza di adeguate attrezzature mediche e professionalità non solo sanitarie indispensabili per rafforzamento dei servizi, ha affermato che molti passi avanti sono stati fatti: le scadenze del Pnrr (realizzazione delle Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operativi Territoriali) sono state rispettate grazie al rafforzamento dell’Ufficio Tecnico dell’Azienda e all’impegno di tutto il personale coinvolto.
Molti bandi sono stati espletati e molte attrezzature acquistate, sottolineando infine l’importanza di un nuovo approccio e metodo di interpretazione dei bisogni dei cittadini: “non è il cittadino che deve raggiungere l’Ospedale ma sono le Strutture di prossimità che dovranno potenziare i servizi socio-sanitari e raggiungere i cittadini nelle proprie abitazioni”. Tutti gli Amministratori presenti, all’unanimità, pur ringraziando la Di Furia per la tenacia, l’impegno e gli importanti obiettivi prefissati, non hanno esitato a rappresentare le difficoltà e le esigenze delle rispettive comunità, evidenziando fin da subito la necessità vitale per i nostri territori di avere ulteriori specialisti presso i propri poliambulatori, la necessità di coprire le zone carenti nonché di istituire anche quella pediatrica, E ancora, hanno rimarcato l’importanza dei centri prelievi e delle guardie mediche anche turistiche, hanno ribadito la disponibilità a cedere locali e strutture adeguate a tali esigenze, rappresentando, infine, il timore e la preoccupazione di dover continuare a subire ulteriori tagli e disagi che andrebbero inevitabilmente a gravare e pregiudicare le nostre comunità ormai sempre più anziane e bisognose di ulteriori servizi quali, fra tanti, ad esempio l’assistenza domiciliare.
Al fine di scongiurare tale pericolo e consapevoli delle difficoltà esistenti, delle debolezze del sistema sanitario e dei bisogni della collettività, tutti i sindaci hanno manifestato massima disponibilità e collaborazione per il perseguimento degli obiettivi comuni enunciati e individuati nel potenziamento e rafforzamento delle strutture sanitarie di prossimità e dei servizi socio-sanitari condividendo l’importanza di un processo di cooprogettazione tra Enti Pubblici, Terzo Settore e Associazioni di Volontariato, necessario e indispensabile per assicurare una vera assistenza socio sanitaria e aiutare le nostre Comunità. La riunione si è conclusa con l’auspicio che l’Azienda Sanitaria Provinciale, superate le difficoltà organizzative e anche economiche, possa diventare un’Azienda competitiva, in grado di garantire tutti i servizi socio-sanitari in tutti i territori, compresi quelli importanti in tema della prevenzione e di lotta al randagismo, in piena sinergia con le Amministrazioni locali».