lunedì,Ottobre 7 2024

Spirlì denuncia le inefficienze della sanità calabrese dopo la diagnosi di cancro: «Evidentemente parlava lumbard…»

L'ex presidente calabrese racconta la sua esperienza dolorosa e chiede maggiore professionalità e rispetto nel sistema sanitario

Spirlì denuncia le inefficienze della sanità calabrese dopo la diagnosi di cancro: «Evidentemente parlava lumbard…»

Nino Spirlì, ex governatore facente funzioni della Calabria, è tornato a parlare sui social della sua battaglia contro il cancro, criticando duramente la sanità calabrese. «Sono “in ballo” con uno sconosciuto dal 4 marzo… Ho fatto sei giri di polka negli ospedali della Calabria», racconta Spirlì, riferendosi ai vari interventi, esami e diagnosi affrontati presso il Pronto Soccorso di Polistena e il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. «Il cancro era accomodato. Comodo comodo. Parlava un’altra lingua, probabilmente… perché a Milano lo hanno stanato.»

Spirlì denuncia l’incapacità delle strutture calabresi di identificare correttamente il tumore, sottolineando come «con gli stessi strumenti calabresi, a Milano lo hanno stanato». Nonostante l’amarezza, chiarisce di non provare rancore: «Non ho rancori, né rabbie, ma faccio mio il pensiero di molti: perché?». Rivolge poi un appello, chiedendo «più coscienza, attenzione, professionalità, verità, lealtà» da parte del personale sanitario e «rispetto delle regole dell’educazione e dell’umanità per gli altri».

Il post si conclude con una riflessione sulle violenze ai danni dei medici: «Leggo, anche in queste ore, di violenze sui medici. Inorridisco, ma penso: saranno persone che non sono così pazienti come noi, a menare le mani?».

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