venerdì,Dicembre 6 2024

Gioia Tauro, il Comitato tutela salute cittadini chiede incontro ad Occhiuto

«Situazione drammatica, rischia di implodere». L’appuntamento è stato invocato «per comprendere alcune situazioni ancora non chiare nella nuova riorganizzazione dell’ospedale spoke di Polistena»

Gioia Tauro, il Comitato tutela salute cittadini chiede incontro ad Occhiuto

di Giuseppe Mancini – Il Comitato spontaneo per la tutela della salute dei cittadini della Piana continua la sua opera per rivendicare il diritto alla salute e chiede un incontro al presidente della Regione Calabria e commissario ad acta della Sanità Roberto Occhiuto.

La missiva con la richiesta, firmata dal presidente del gruppo Marisa Valensise, è stata inoltrata per conoscenza anche al Ministro della Salute, al prefetto di Reggio Calabria e al procuratore della Repubblica di Palmi. L’appuntamento è stato invocato «per comprendere alcune situazioni ancora non chiare nella nuova riorganizzazione dell’ospedale spoke di Polistena, situazioni complesse che devono però portarci al raggiungimento di obiettivi che crediamo siano comuni».

Il comitato con sede a Polistena evidenzia l’importanza dei reparti di anestesia/rianimazione e oncologia, segnala l’affollamento del reparto di chirurgia con 250 pazienti in lista d’attesa per carenza di anestesisti, l’assenza di un primario nel reparto di psichiatria e porta a conoscenza della situazione del reparto di radiologia con 3 medici e più di 47 mila prestazioni l’anno.

La presidente Valensise, nella lettera inviata ad Occhiuto, ribadisce che «siamo un comitato apartitico, ci siamo costituiti tre anni fa solo per la tutela di diritti fondamentali, quali il diritto alla cura e ad avere servizi socio-sanitari pubblici a misura di persona, oltre che spinti da una forte preoccupazione e stato di allerta del territorio pianeggiano che conta più di 200 mila cittadini. Sollecitati da molte situazioni di criticità segnalate da tutto il territorio, gradiremmo, prima di intraprendere ulteriori iniziative anche importanti, comprendere alcune ragioni che l’hanno spinta a intraprendere una direzione piuttosto che un’altra, convinti che probabilmente noi abbiamo informazioni sbagliate».

Gli attivisti, rimarcando che «la situazione è drammatica e rischia di implodere», vorrebbero, altresì, conoscere «la programmazione futura messa a punto per l’ospedale spoke di Polistena, cosa si vuole fare e come si intende procedere».

Il comitato fissa un termine di quindici giorni «trascorso infruttuosamente questo tempo procederemo a difendere il nostro diritto alla cura e alla tutela della salute con modalità civili e democratiche nelle opportune sedi oggetto di indirizzo».

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