Il comitato a tutela della salute chiede l’istituzione del servizio di Emodinamica a Polistena. «Si mantengano gli impegni sanciti»
Gli attivisti minacciano di depositare un esposto denuncia alla procura della repubblica di Palmi per «tutelare il nostro diritto alle cure e per pretendere soluzioni idonee e immediate»
di Giuseppe Mancini – Il comitato a tutela della salute della Piana di Gioia Tauro, diretto dalla presidente Marisa Valensise, chiede a gran voce l’istituzione del servizio di Emodinamica a Polistena, per cui si avrebbero tutte le carte in regola: «Si mantengano gli impegni sanciti nell’atto aziendale proposto dall’allora direttore generale Giacomo Brancati».
Gli attivisti sui propri canali social ufficiali sostengono che si tratta di «un progetto che è stato regolarmente presentato e approvato redatto da un tecnico dell’ospedale, ma stranamente non si attivano a realizzarlo, non adottano nessun provvedimento in merito, mentre decidono che si farà a Locri».
Il Comitato nella nota scandisce che «abbiamo preso atto della delibera a firma della dirigente dell’ASP di Reggio Calabria Di Furia, con la quale si approva il progetto di fattibilità economica per i lavori di ristrutturazione ed adeguamento impiantistico necessari per la realizzazione di una Sala di Angiografia a servizio del Reparto di Cardiologia dell’ospedale di Locri, per un importo di spesa di 1.100.000 euro. Ci congratuliamo con gli amici e compagni di lotta della locride. Finalmente si intravede uno spiraglio di normalità nella nostra squallida realtà sanitaria. Tuttavia, ci saremmo aspettati, anche dal Tirreno, una chiamata per un incontro serio, più volte richiesto per capire quanto le stia a cuore anche la nostra salute. Abbiamo tentato un dialogo costruttivo ma senza risultati. Le comunicazioni e le lamentele provenienti dal vasto territorio pianeggiano non hanno sortito l’effetto sperato».
Il Comitato a tutela della salute, in sostanza, chiede le motivazioni che hanno indotto a ideare l’emodinamica a Locri e non a Polistena «dove quest’ultima era già stata autorizzata» e minaccia, per venerdì prossimo, di depositare un esposto denuncia alla procura della repubblica di Palmi per «tutelare il nostro diritto alla salute ed alle cure e per pretendere soluzioni idonee e immediate».