venerdì,Aprile 25 2025

Ospedale di Locri, rivoluzione in Cardiologia: verso un reparto di eccellenza

Nell’unità diretta dal primario Vittorio Aspromonte via libera al progetto da oltre un milione di euro per la sala angiografica. E in settimana focus sulla sincope

Ospedale di Locri, rivoluzione in Cardiologia: verso un reparto di eccellenza

Dopo la riapertura dell’ambulatorio per le visite ai pazienti non gravi contribuendo all’abbattimento delle liste di attesa, è di questi giorni la notizia dell’approvazione per l’Ospedale di Locri del progetto esecutivo relativo ai lavori di ristrutturazione e adeguamento impiantistico necessari alla realizzazione di una sala angiografica a servizio del reparto diretto dal primario Vittorio Aspromonte. Grazie al progetto da circa di un milione e centomila euro sarà possibile compiere prestazioni cosiddette di secondo livello come coronografie, ablazioni e installazioni di stent, pacemaker e defibrillatori. Proprio la mancanza, finora, di una sala angiografica aveva impedito di realizzare alla struttura di contrada Verga questi interventi con un buon grado di delicatezza che ad oggi rendono necessario il trasferimento dei pazienti in altre strutture. Un progetto che permetterà al primario Aspromonte, professionista del posto e profondo conoscitore della cardiointerventistica, e alla sua equipe di mettere in campo le competenze acquisite in anni di carriera a servizio della collettività e di proseguire nell’opera di garantire una sanità di qualità.

In settimana inoltre, il 20 marzo, per la prima volta nella storia del nosocomio locrese, si terrà un corso di competence di base sulla sincope. Il corso è accreditato ECM per le seguenti figure professionali: Medico Chirurgo, Cardiologia, Geriatria, Medicina di Accettazione e d’Urgenza, Medicina Generale – Medicina Interna e Neurologia) e Infermieri. La sincope rappresenta la causa di circa l 1-3% degli accessi in Pronto Soccorso e dell’1-3% dei ricoveri ospedalieri. Essa rappresenta spesso una condizione di difficile gestione da un punto di vista diagnostico e terapeutico. Ne sono testimonianza la diversità dell’iter seguito dai pazienti che afferiscono al Pronto Soccorso, di cui il 50% viene ricoverato successivamente in reparti di medicina di urgenza. Tali pazienti vengono poi sottoposti, spesso in modo appropriato, ad esami strumentali costosi e a bassa resa diagnostica. Per cercare di affrontare in maniera razionale e organizzata la gestione della sincope in ambito ospedaliero. Il GIMSI (Gruppo Italiano Multidisciplinare per lo Studio della Sincope) ha favorito la creazione, a livello nazionale, della rete delle Syncope Unit, provvedendo successivamente alla loro certificazione.

Questa iniziativa ha avuto un ampio successo dando origine alla necessità di coinvolgere sempre più i Professionisti che per primi accolgono e gestiscono i pazienti con sincope. Ne è nata la necessità di progettare, in collaborazione con AcEMC (Academy of Emergency Medicine and Care) un corso di competence di base, intendendo con questo la realizzazione di un momento formativo specifico, atto a trasferire al Professionista metodi e strumenti che lo rendano in grado di gestire con perizia questo quadro clinico.

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