Scarlattina, i pediatri rassicurano: «Malattia curabile, nessun allarme sanitario»
Dopo la segnalazione dei casi a Bova Marina e Condofuri, gli esperti chiariscono come la malattia sia «Non invasiva e facilmente trattabile con antibiotici»

Dopo la notizia di due casi di scarlattina nei comuni di Condofuri e Bova Marina, le amministrazioni locali hanno disposto la chiusura temporanea delle scuole per consentire la sanificazione degli ambienti scolastici. Una decisione che ha attirato l’attenzione delle famiglie e della comunità scolastica. Gli esperti, tuttavia, rassicurano: la scarlattina è una malattia facilmente curabile e non rappresenta un’emergenza sanitaria.
Il dottor Mohamed Kunkar, specialista in malattie infettive del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria, spiega come la scarlattina sia tornata a diffondersi negli ultimi anni. «La scarlattina sembrava una malattia ormai debellata, invece, come già preannunciato da The Lancet nel 2023, si è verificata una recrudescenza. Anche in Italia abbiamo osservato un rialzo dei casi, con un incremento stimato intorno al 10% rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, è fondamentale attuare una sorveglianza epidemiologica senza allarmismi».
Secondo il medico, la scarlattina è una malattia esantematica che colpisce prevalentemente i bambini dai due anni in su ed è causata dallo Streptococco beta-emolitico di gruppo A (Streptococcus pyogenes).
«La trasmissione avviene attraverso le goccioline di saliva emesse con tosse e starnuti. Dopo un periodo di incubazione di 2-5 giorni, compaiono i primi sintomi, tra cui ipertrofia tonsillare, linfonodi ingrossati, una caratteristica lingua biancastra (che poi diventa rossa, a “fragola”) e un generale malessere. L’eruzione cutanea, che inizia dall’inguine e dalle ascelle, si diffonde poi agli arti e si manifesta con piccole macchie rosse scarlatte, da cui la malattia prende il nome».
Il decorso della malattia può arrivare fino a venti giorni, ma con una terapia antibiotica mirata la guarigione è rapida e senza particolari complicazioni. «L’infezione può durare fino a 20 giorni, ma con una terapia antibiotica adeguata – generalmente a base di penicillina per 8-10 giorni – la guarigione avviene senza particolari complicanze. È essenziale distinguere la scarlattina da una reazione allergica e non ricorrere a diagnosi fai da te. Per confermare la malattia è necessario effettuare un tampone faringeo».
Le chiusure scolastiche? «Misure precauzionali, nessuna segnalazione ufficiale»
A chiarire ulteriormente la situazione è il dottor Sandro Giuffrida, presidente della Società di Igiene – Regione Calabria, che sottolinea come la scarlattina fosse una malattia grave prima dell’introduzione degli antibiotici, ma oggi sia facilmente trattabile.
«Il soggetto malato è contagioso da 48 ore prima della comparsa dei sintomi e fino a 48 ore dopo l’inizio del trattamento antibiotico», spiega Giuffrida. Sulle decisioni prese dalle amministrazioni locali riguardo alla chiusura delle scuole di Condofuri e Bova Marina, il medico chiarisce che non è stata inoltrata alcuna segnalazione ufficiale della malattia alle autorità sanitarie, nonostante la scarlattina sia una patologia a notifica obbligatoria.
«Le decisioni assunte dalle autorità scolastiche sulla chiusura delle scuole sono autonome e intraprese per esigenze precauzionali. Tuttavia, la profilassi della scarlattina prevede esclusivamente l’isolamento del soggetto malato e la sorveglianza dei contatti stretti, con l’eventuale somministrazione di antibiotici solo a coloro che dovessero sviluppare sintomi compatibili con la malattia».
«Nessun allarmismo: la scarlattina è una malattia frequente in inverno»
Giuffrida ribadisce che, anche se dovessero emergere altri casi, si tratterebbe di un fenomeno comune durante la stagione invernale. «Nessun caso ufficiale è stato segnalato. In ogni caso, anche la presenza di alcuni casi isolati non sarebbe eccezionale, poiché durante la stagione invernale i casi di scarlattina sono discretamente frequenti».
Il dottor Domenico Minasi, direttore delle UOPC di Pediatria del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria e presidente del Coordinamento Nazionale dei Primari Italiani di Pediatria, invita a non creare allarmismi attorno ai casi di scarlattina registrati.
«Credo sia un eccessivo allarme per una malattia esantematica che non ha caratteri di invasività e che può essere curata con un’opportuna terapia antibiotica», afferma Minasi, spiegando che la scarlattina, pur essendo contagiosa, non presenta la stessa pericolosità di altre infezioni esantematiche. «A differenza di morbillo, varicella e rosolia, per la scarlattina non esiste un vaccino e, una volta contratta, non determina un’immunità duratura», sottolinea lo specialista, evidenziando l’importanza di una corretta diagnosi nei casi sospetti. «Quando si sospetta un’infezione da streptococco – conclude il dott. Minasi – è fondamentale eseguire un tampone faringeo e, in caso di positività, avviare immediatamente una terapia con amoxicillina».
L’invito dei medici è, dunque, a non creare allarmismi. La scarlattina, sebbene fastidiosa, è curabile con una terapia antibiotica adeguata. I genitori sono invitati a monitorare i sintomi nei bambini e, in caso di sospetto contagio, a rivolgersi al proprio medico di fiducia per una diagnosi accurata.