Locri e Siderno, quando i due ospedali furono uniti per salvare la vita ad un paziente
Il fatto accaduto quasi 50 anni fa. La testimonianza del radiologo Bosurgi: «Fu la prima e ultima volta»

La nascita dell’Ospedale di Siderno verso la fine del 1975, a 5 chilometri dal quello di Locri, fu vissuta dalla maggior parte degli abitanti dei due centri come lotta di campanile. Eppure nel marzo 1976 i due nosocomi, grazie a Pasquale Ilacqua, primario ortopedico a Locri, e a Umberto Galasso, primario chirurgo a Siderno, si trovarono a lavorare assieme nel superiore interesse del malato. Un episodio rimasto solo nella mente dei protagonisti, come testimonia il racconto dell’ex assistente radiologo della struttura sidernese Francesco Bosurgi.
«In un paziente con frattura di femore si era sviluppato un falso aneurisma dell’arteria femorale – ricorda il medico – E questo paziente fu operato in collaborazione tra l’ortopedia di Locri, che lo aveva in carico, e la chirurgia vascolare di Siderno. Il mio piccolo contributo fu di effettuare l’arteriografia (l’ecografia ancora non esisteva), che consentì di valutare dimensioni dell’aneurisma e posizione del colletto».
Umberto Galasso asportò l’aneurisma, Pasquale Ilacqua ridusse e operò la frattura, e il paziente guarì perfettamente. La notizia giunse all’Assessore Regionale alla Sanità dell’epoca Bruno Dominijanni, il quale ritenne opportuno, con un telegramma, fare i propri complimenti ai sanitari che avevano collaborato alla riuscita dell’intervento. «Purtroppo fu quello l’unico momento di collaborazione tra i due ospedali» ricorda amaramente Bosurgi, il quale nel giugno di quell’anno passò a dirigere la Radiologia dell’Ospedale di Siderno fino alla pensione, mentre nell’estate 1977 Pasquale Ilacqua moriva tragicamente in un incidente motociclistico.