Gennaro Calabrese torna a casa e fa il pienone conquistando il Cilea
Lo show “Un Calabrese a Roma” per la regia di Antonello Costa e la collaborazione autoriale di Gianluca Irti, fa conoscere maggiormente l'uomo oltre l'artista capace di sorprendere con i propri mezzi
In due ore, riesce a vestire i panni di circa 70 personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, del cinema, della musica, della politica e lo fa con una naturalezza disarmante che lascia sempre stupito il suo pubblico.
Gennaro Calabrese ieri sera al teatro “Francesco Cilea” grazie all’Officina dell’Arte di Peppe Piromalli che lo ha valuto nel suo prezioso cartellone artistico, ha dimostrato ancora una volta, il travolgente talento da showman capace da solo di tenere il palco con imitazioni, esilaranti sketch e racconti sui conterranei delineando la figura del “reggino” alle prese con le sue fisime di grandezza.
Lo show “Un Calabrese a Roma” per la regia di Antonello Costa e la collaborazione autoriale di Gianluca Irti, fa conoscere maggiormente l’uomo oltre l’artista capace di sorprendere con i propri mezzi, che sia la voce, la mimica, la battuta pronta anche negli imprevisti, a far ridere e riflettere sui temi importanti come l’influenza della tecnologia sulle nostre vite, l’economia, quel passato storico scandito da canzoni che hanno fatto conoscere al mondo il nostro Paese, la sua gente, i suoi professionisti. Gennaro è un treno in corsa, non si risparmia, coinvolge il pubblico, lo rende protagonista di quei racconti surreali che, però, rispecchiano il quotidiano.
I ricordi agrodolci delle serate passate al mare con gli amici suonando sulla spiaggia mentre tutti si imboscavano e lui lì, fermo a strimpellare la sua chitarra; una madre, un padre e una nonna molto particolari che si preoccupano della “salute alimentare” del figlio perché al Sud si mangia sempre e non ci si può sciupare; le peripezie di un provino che vede entrare ed uscire velocemente personaggi della televisione e del teatro. Una carrellata di personaggi da Papa Francesco ad Albano, Malgioglio, Venditti, Sordi, Cocciante, Dalla, Caparezza, Borghese creano uno show sempre in evoluzione con ritmi incalzanti e la vigorosa verve di un “puro sangue” della comicità. Il “Cilea” è sommerso da una sana ilarità e da una energia a “ciclo continuo”che lascia il sorriso sulle labbra dall’inizio alla fine. Gli applausi sono interminabili, un successo che Gennaro condivide con l’Officina dell’Arte che è riuscita, in questi anni, a rendere un sogno una bella e concreta realtà. Una cosa è certa, Calabrese ancora una volta fa centro, confermandosi come miglior monologhista comico in circolazione.
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