venerdì,Marzo 29 2024

Quale futuro per le linee taurensi? A Gioia il comitato s’interroga

Tema del dibattito pubblico gioiese la possibile riaperture delle tratte ferroviarie chiuse dal 2011 e osservate speciali del Ministero per i Beni Culturali

Quale futuro per le linee taurensi? A Gioia il comitato s’interroga

Sabato 14 dicembre, presso la sala del consiglio comunale di Gioia Tauro, si è svolto l’incontro promosso dal comitato ‘Pro Taurensi’ e dedicato ad una possibile riapertura delle linee ferroviarie chiuse dal 2011.

La conferenza, moderata dal giornalista Pasquale Romano, si è aperta con gli interventi di Domenico De Luca e Luigi Iusi, rispettivamente presidente e vice presidente del comitato Pro Taurensi.

De Luca e Iusi hanno illustrato il progetto del Comitato Pro Taurensi, nato più di un anno fa e diventato un punto di riferimento tra i giovani (e non solo) del territorio. Non solo propositi e speranze ma anche fatti concreti. I due rappresentanti del comitato infatti hanno illustrato un progetto di fattibilità per la riapertura delle linee Taurensi, progetto che verrà presentato ufficialmente nei prossimi giorni.

«Le linee Taurensi sono una memoria storica, testimonianza dello sviluppo tecnologico, industriale e culturale del territorio che ha legami con la storia della tecnica, dell’industria e dei trasporti: basti citare la presenza, lungo il tracciato, di notevoli ponti e viadotti in muratura o acciaio, necessari per superare le asperità del territorio, alcuni dei quali di importante impegno tecnico e realizzativo, e poi ancora piazzali di manovra, depositi, rimesse per le locomotive, stazioni, case cantoniere. L’intero tracciato, in una inscindibile unità con il paesaggio che attraversa, lo arricchisce di una storia che dura da oltre un secolo».

A scriverlo in una nota è il segretariato regionale del Mibact per la Calabria, Salvatore Patamia, che annuncia la dichiarazione di interesse culturale per le Taurensi da parte della Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero.

Giuseppe Romeo, assessore ai trasporti del Comune di Gioia Tauro, alla luce delle ultime importanti novità riguardanti le linee Taurensi ha evidenziato l’importanza di fare rete tra i comuni del territorio.

Romeo ha evidenziato le difficoltà che vive in questo periodo il comune di Gioia Tauro ma anche sottolineato che è necessario ‘pensare ad una riapertura delle ferrovie in un ottica di sviluppo dei trasporti del nostro territorio. Vogliamo coinvolgere gli altri comuni così da decidere insieme quale strategia utilizzare’, le parole di Romeo.

Giuseppe Larizza, Segretario Regionale Fit- Cisl, grazie alla sua lunga esperienza nel settore dei trasporti ha individuato un possibile percorso da seguire. “Bisogna ragionare a step, fare un passo alla volta. Queste ferrovie hanno potenzialità enormi ma anche un costo, tra manuntenzione e messa in sicurezza.

Per queste ragioni credo sia importante iniziare con l’apertura di un piccolo tratto delle linee Taurensi, e proseguire con pazienza e determinazione a un progetto di rilancio dell’intera linea”, il pensiero di Larizza.

La chiusura del dibattito ha visto l’intervento di Giuseppe Nucera, ex presidente di Confindustria Rc e candidato a Governatore alle prossime elezioni regionali in Calabria.Nucera, ideatore del movimento ‘La Calabria che vogliamo’, ha sottolineato il ruolo cruciale che le linee Taurensi possono rivestire nell’ottica di sviluppo globale della ‘città degli ulivi’.

«Non solo Gioia Tauro, con il suo Porto e l’area industriale, ma tutti i comuni interessati dalle ferrovie Taurensi devono guardare con particolare interesse al progetto. Vedo con piacere che giovani calabresi, come i creatori de Comitato Pro Taurensi, hanno a cuore le sorti della loro terra e investono delle energie per migliorarla. E’ possibile creare sviluppo e lavoro in Calabria, serve il coraggio per realizzare le idee, valorizzando le immense risorse che abbiamo. Le linee Taurensi sono una di queste, la loro riapertura garantirebbe uno snodo fondamentale nel campo dei trasporti senza tralasciare le ricadute di tipo turistico» il pensiero in chiusura di Nucera.

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