martedì,Aprile 23 2024

Il tradimento di Demetrio Marino. Il consigliere lascia la maggioranza e sarà candidato nella lista di Fdi

Alla fine si consuma il passaggio al centrodestra nell'aria da settimane. Il paradosso è che avvenga poche ore dopo la conclusione del vertice di maggioranza in cui il sindaco Falcomatà aveva escluso problemi tra i suoi. Nelle prossime ore il faccia a faccia a palazzo San Giorgio

Il tradimento di Demetrio Marino. Il consigliere lascia la maggioranza        e sarà candidato nella lista di Fdi

Demetrio Marino trova casa. Dopo aver pellegrinato alle porte di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, finalmente il consigliere metropolitano è riuscito a reperire la casella agognata per correre alle prossime elezioni regionali. E’ stato il partito di Giorgia Meloni a spalancare le porte a Marino che adesso dovrà chiarire la propria situazione con il sindaco Giuseppe Falcomatà che fin qui ha deciso di mantenere la fiducia in lui confermandogli le deleghe (Sport e Istruzione tra le altre) a suo tempo conferitegli.

Il paradosso è che la decisione di Marino avviene neanche 24 ore dopo la conclusione del vertice di maggioranza che i gruppi di palazzo San Giorgio avevano chiesto proprio per discutere della situazione relativa ai cosiddetti “consiglieri transfughi”. Riunione alla quale Marino non ha preso parte. Il primo cittadino che aveva provato a rassicurare tutti sulla tenuta della maggioranza adesso viene bruscamente smentito dai fatti.

Il faccia a faccia tra Marino e Falcomatà è in programma nelle prossime ore e c’è da giurare che non sarà particolarmente gioviale. Ma il sindaco avrà da chiarire, nuovamente, anche con i suoi e spiegare la decisione di non ritirare le deleghe consentendo ai consiglieri di sfruttarle fino all’ultimo istante utile prima del cambio di casacca.

Demetrio Marino ha passato il vaglio dei colonnelli della Meloni perché la sua elezione non è avvenuta in un partito di centrosinistra. Come si ricorderà Marino fu eletto con il centrodestra tra le fila di Forza Italia, per poi compiere il primo cambio di casacca, passando nella maggioranza e trovando collocazione nel gruppo consiliare Idem.

La stessa considerazione che avrebbe salvato anche la candidatura di Giuseppe Neri eletto in Consiglio regionale nei Democratici e Progressisti prima di passare nei Moderati per la Calabria. Il ragionamento opposto, invece, sembra avere fatto fuori dalle liste calabresi i due colleghi di Neri e cioè Antonio Scalzo e Vincenzo Pasqua.

 Non troverà spazio nella lista di Fdi neanche il garante dei Minori  Antonio Marziale.

Riccardo Tripepi

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