venerdì,Marzo 29 2024

Villa San Giovanni: arrestati sindaco e manager della Caronte & Tourist. Ecco tutte le accuse

Il primo cittadino è stato posto agli arresti domiciliari per corruzione e turbativa d'asta. L'accusa è di aver favorito il noto colosso dei trasporti sullo Stretto per ottenere l'affidamento dell'area Agip- Piazzale Anas, vicino all'autostrada A2. Coinvolti anche dirigenti comunali

Villa San Giovanni: arrestati  sindaco e manager della Caronte & Tourist. Ecco tutte le accuse

Terremoto politico-giudiziario al Comune di Villa San Giovanni: il sindaco, Giovanni Siclari, infatti, è stato posto agli arresti domiciliari assieme ad altre importanti personalità operanti all’interno degli uffici ad a manager della Caronte&Tourist.

È in corso da ieri sera, infatti, una vasta operazione dell’Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia reggina, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di 11 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, truffa aggravata e peculato e per una persona solamente anche concorso esterno in associazione mafiosa.

Il sindaco Giovanni Siclari

Dalle indagini è emerso come l’imponente gruppo economico privato, con la compiacenza del sindaco di Villa San Giovanni, sia riuscito ad ottenere illecitamente l’affidamento di un’area sulla quale poi è stata realizzata un’opera di interesse del gruppo in questione. 

Nella serata di ieri, i carabinieri della locale Compagnia hanno prelevato il primo cittadino mentre si trovava all’interno degli uffici comunali. Fra le persone coinvolte, il geometra Giancarlo Trunfio dell’ufficio tecnico del Comune. Coinvolto anche un vigile urbano, Vincenzo Bertuca e Patrizia Arena, moglie del dirigente dell’Urbanistica, Francesco Morabito.

Antonino Repaci

Per quanto concerne la Caronte&Tourist, il coinvolgimento riguarda il presidente del CdA, Nino Repaci e l’amministratore delegato Calogero Fimiani.

I Carabinieri di Reggio Calabria, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia hanno accertato come i manager indagati, hanno promesso di elargire utilità ad amministratori comunali, che in cambio hanno asservito la loro pubblica funzione agli interessi privati della società di navigazione. Nello specifico, Antonino Repaci si è mosso anche con il vertice dell’amministrazione comunale, individuando il suo principale interlocutore nel sindaco Giovanni Siclari, al fine di assicurarsi l’affidamento di un’area sulla quale la sua società aveva progettato la realizzazione di alcuni lavori.

I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che il Procuratore di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, terrà alle ore 09.30 al Comando Provinciale Carabinieri.

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