giovedì,Marzo 28 2024

Ospedale in affanno, l’Ordine dei Medici sul piede di guerra

I professionisti reggini esprimono preoccupazione per la posizione degli infermieri con contratto in scadenza a fine anno

Ospedale in affanno, l’Ordine dei Medici sul piede di guerra

Apprendendo la notizia che al Grande Ospedale Metropolitano circa 70 infermieri con contratto a tempo determinato, in sostituzione di personale assente, in scadenza il prossimo 31 dicembre, non saranno riconfermati, dal primo gennaio, nel loro posto di lavoro, il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Reggio Calabria, esprime «seria preoccupazione sul mantenimento dei livelli essenziali di assistenza non solo nella nostra città ma su tutto il territorio provinciale considerandolo il ruolo rivestito dal Gom, snodo strategico in una sanità territoriale disgregata e in affanno».  

«Il mancato rinnovo di tali contratti – si legge in una nota – risulta assai più grave ed allarmante alla luce del riverbero, tanto deleterio quanto devastante, che si registrerebbe, ineluttabilmente, sull’assistenza ai numerosi pazienti che afferiscono presso i reparti del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria. Già oggi, con l’attuale supporto di coloro che fra poche ore saranno licenziati, molte unità operative del più grande ospedale della Città metropolitana di Reggio Calabria boccheggiano con turni massacranti ed organici ridotti all’osso; situazione che abbiamo rimarcato, purtroppo, più e più volte da anni ormai. Il mancato rinnovo dei contratti di 70 infermieri, in un colpo solo, potrebbe davvero essere una mannaia letale per un sistema assistenziale che, solo grazie all’abnegazione ed all’impegno quotidiano di tutto il personale, medico e paramedico, riesce ad offrire al cittadino/paziente una sanità dignitosa».

Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Reggio Calabria, dunque, auspica che il Commissario per il Piano di rientro in Sanità, Generale Saverio Cotticelli, dia priorità assoluta ed un’immediata soluzione alla questione «per evitare che le responsabilità di eventuali disservizi non ricadano, come sempre avviene, sul personale sanitario che opera in prima linea piuttosto che su chi questi disservizi li ha determinati. Sarebbe auspicabile, altresì, una volta risolta questa situazione, di fatto emergenziale, che si dia attuazione a quei decreti sugli organici del personale e sulle autorizzazioni alle assunzioni, oggi bloccati, che sono necessari al fabbisogno di salute dei cittadini. E’ bene, quindi, che chi gestisce la sanità calabrese si assuma le sue responsabilità».

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