sabato,Dicembre 14 2024

Locri, Lupeni e Dagda. Idee e confronti per una nuova Unione Europea

Il forum dedicato alla situazione delle istituzioni continentali dopo le elezioni per il rinnovo del Parlamento

Locri, Lupeni e Dagda. Idee e confronti per una nuova Unione Europea

Si è svolto questa mattina a Locri, nell’aula magna del liceo linguistico Mazzini di Locri l’open forum ed il seminario dedicati alla situazione delle istituzioni europee dopo le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e al nuovo corso intrapreso dall’Europarlamento e dalla Commissione guidata da Ursula von der Layen.

Questa attività ha rappresentato il secondo giorno di lavori di Network For New Europe, progetto che vede la città di Locri capofila in partnership con le città di Dagda( Lettonia), Lupeni ( Romania) e Pest (Ungheria). Coordinata dalla giornalista Alessandra Tuzza, direttore dell’associazione Eurokom, che promuove il dialogo per una Europa unita e veramente integrata,l’assise Ha registrato la partecipazione di delegati di Romania, Ungheria e Lettonia, partners di Locri in questo progetto di studio e proposta che si concluderà nell’ottobre del 2021, di operatori del territorio e del professor Pier Virgilio Dastoli, presidente del Movimento Europeo in Italia. Ai lavori hanno partecipato anche alcune classi del Liceo Mazzini.

Dopo i saluti del dirigente scolastico del Mazzini, Francesco Sacco, che ha evidenziato l’importanza di un sempre maggior dialogo tra le diverse realtà europee e  tra le realtà scolastiche, ha preso la parola l’assessore calla Cultura del comune di Locri, avvocato Anna Sofia. L’esponente del governo cittadino, nel porgere i saluti della città, ha posto l’accento sull’euroscetticismo, evidenziando che alcuni euroscettici pongono delle ragioni su cui confrontarsi è giusto, ma che esistono coloro che, pregiudizialmente, cassano l’idea di Europa, senza dare spazio a confronti e a prospettive. L’assessore Sofia ha manifestato il proprio compiacimento e quello dell’amministrazione comunale per il ruolo che Locri ha in questo progetto. Poi la parola è passata ai rappresentanti delle delegazioni rumena, lettone e ungherese.

E’ stato Peter Wolf, esponente autorevole della comunità di Pest, (Ungheria) a ricordare quanta sia importante l’Europa in questo contesto attuale, nel quale Cina e Usa hanno un ruolo dominante. Un’Europa convinta e non sottomessa, non scoraggiata, ha  tutte le qualità per esprimersi come protagonista nello scenario mondiale. L’Ungheria ha un governo aperto, essendo consapevole che è stata l’Europa a definire il concetto di universalità e ad avviare percorsi di cultura, che consegnano all’attualità un sapere profondo, con un peso specifico importante. L’Ungheria vuole favorire la migrazione europea, per garantire lo scambio di idee  tra cittadini del vecchio continente, al fine di trovare massima coesione.

Sandra Viskure, vice sindaco di Dagda (Lettonia) ha dato notizie sulla comunità del suo paese, una piccola municipalità che però guarda con attenzione assoluta all’Europa e ad un futuro di sviluppo degli scambi interculturali tra le diverse nazioni.
Il rumeno di Lupeni  Gusthav Gheorge Florin, docente di storia, ha narrato la vita della sua comunità. Lupeni è una realtà di circa 15 mila abitanti. Una comunità che guarda con molto interesse all’Europa e alle dinamiche che  si rilevano nel contesto di di progetti e dibattiti socio-economici-culturali. Florin ha espresso viva speranza per un’Europa moderna e forte, traguardo che può essere raggiunto anche partendo dalle realtà comunali medio grande e piccole, come Lupeni.

A seguire l’intervento di Loredana Panetta, vice presidente di Eurokom. La dottoressa Panetta ha illustrato brevemente la storia di Eurokom, realtà nata 18  anni fa, con l’intento di aprire confronti sui temi dell’Europa e con gli obiettivi di definire percorso di crescita socio- economica- culturale. Un lungo percorso ormai, nonostante la giovane età dei fondatori, che negli anni ha lasciato tracce profonde nella crescita delle comunità. Eurokom, ha ricordato Loredana Panetta, è un gruppo composito, di cui fanno parte, giornalisti, legali, esperti di economia e sviluppo locale. Eurokom ha sostenuto la crescita di molte imprese e la riqualificazione di aree rurali in ogni angolo della regione Calabria, perché i suoi soci non conoscono fatiche e impedimenti.

Felice si è detta ancora per la città di Locri, capofila in questo nuovo programma che vedrà più vicine le municipalità coinvolte a Bruxelles e a Strasburgo. Il professor Pier Virgilio Dastoli, Pre docente autorevolissimo e apprezzato internazionalmente, è presidente del Movimento Europeo in Italia. E’ stato allievo di Alteiro Spinelli, colui che penso’  ed avvio’ l’azione perche l’idea non fosse utopia e si concretizzasse. Un curriculum invidiabile, eppure nell’approccio con la platea l’intellettuale ha fatto esercizio di modestia, definendosi un manovale per il suo lavoro svolto nel gruppo incaricato di redigere la Costituzione europea. Il professor Dastoli ha esordito, esprimendo un concetto semplice forte nel contempo: l’Europa deve essere unita nella diversità dei suoi popoli. La coesione anche fisicamente intesa non può non essere considerata e cercata. Essa è lo strumento per evitare rotture irreversibili.
Da qui un passaggio inevitabile sulla Brexit. Dastoli ha raccontato di avere incontrato il leader dell’estrema destra nel Regno Unito Farage. A lui ha chiesto quali rapporti immaginava dopo l’uscita dall’Ue del Regno Unito. La risposta di Farage è stata sconcertante: “ll problema non si pone, non ci saranno relazioni”. Il commento di Dastoli è stato severo: gli inglesi pagheranno a loro spese l’errore della Brexit. L’Europa, nella analisi dello studioso, in 40 anni ( dal 1950 al 1990) ha prodotto risultati importantissimi in tutti i campi. Non ci sono state più guerre, c’è stata la libera circolazione delle persone, nessuno Stato applica la pena di morte e anche in campo sanitario la sinergia tra nazioni ha fatto produttività.

E cosa significhi l’Europa si coglie in maniera ancora più chiara dopo la caduta della cortina di ferro, quando altri paesi  si sono uniti all’istituzione Europa. Dastoli ha con forza rimarcato il concetto secondo il quale l’Europa è una comunità di diritto. Di essa si può far parte se si è stati democratici: “Si entra se si è democratici, si esce se non si è democratici”. Si è detto poi certo che entro 10 anni l’Europa avrà la Costituzione . Dastoli ha voluto sfatare alcuni luoghi comuni, che fanno solo male. Da smentire ad esempio che le decisioni che portano al varo di leggi siano prese a Bruxelles le leggi sono decise dal Consiglio dei Ministri e dal Parlamento Europeo. E’ l’esaltazione positiva del sistema democratico.

Da chiarire  ancora che non è vero che i commissari europei non sono scelti dai cittadini. E’ infatti il Parlamento ad esprimersi su ogni singolo proposta della Commissione. A proposito di Commissione europea, va affermato definitivamente che essa non impone, ma propone. Il professor Dastoli ha richiamato l’attenzione sul patrimonio delle lingue. In Europa ci sono 24 lingue ufficiali e 200 diversi dialetti. Sono un veicolo di sviluppo e di comunicazioni straordinario. Sfruttiamo questa straordinaria potenzialità. Infine: la moneta unica. Dastoli è certo che non possano esserci che essa unisca. La moneta unica, nel ragionamento  dell’intellettuale, è parte fondamentale, in quanto garantisce la stabilità economica.

Infine, l’Europa non riesca ancora a fare alcune cose. E’ chiaro che essa vada aggiornata. Nel decennio 2020-2030 questo obiettivo potrà essere realtà, con l’impegno di tutti. Coesi e uniti. Nel pomeriggio i delegati sono stati in visita alla città di Gerace, alla scoperta delle meraviglie della Città dello Sparviero, uno dei borghi più belli d’Italia.

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