mercoledì,Aprile 24 2024

L’innovazione oncologica arriva a Polistena tra prevenzione e tecnologia

la tavola rotonda è stata organizzata dai Rotary Club, Polistena e Locri, unitamente al Rotaract e all’Interact di Nicotera Medma

L’innovazione oncologica arriva a Polistena tra prevenzione e tecnologia

Si è svolto il 10 gennaio presso la Sala delle Feste in Polistena, con grande partecipazione di pubblico, la tavola rotonda organizzata dai Rotary Club Nicotera Medma, Polistena e Locri, unitamente al Rotaract e all’Interact sempre di Nicotera Medma.

L’evento “L’innovazione in oncologia. Dalla prevenzione alla tecnologia personalizzata”, ha preso il via con i saluti dei Presidenti dei Club Andrea Saccomanno, Antonina Marrari, Giovanni Pascale, Gianluca Pisani e Paola Donato, i quali hanno manifestato la loro attenzione verso il territorio e le vicende, anche mediche, che ad esso attengono. Hanno introdotto l’evento, Giacomo Saccomanno, presidente della Commissione Distrettuale Comunicazione, che ha ribadito un aumento delle malattie tumorali e la necessità che sul punto vi sia la massima attenzione in quanto potrebbero essere le conseguenze dell’atterramento dei fusti inquinanti, e Francesca Liotta, del Club di Polistena, che evidenziato di quanto sia rilevante la prevenzione specialmente in un territorio ove la sanità presenta moltissimi deficit.

Dopo la illustrazione del moderatore, Eduardo Lamberti Castronuovo, della difficoltà dell’attuale sistema sanitario a dare risposte concrete, pur essendoci bravi medici e punti di eccellenza, si è entrati, quindi, nel vivo degli interventi con Domenicantonio Cordopatri, direttore Radiologia P.O. Polistena, il quale ha dato le percentuali circa le incidenze tumorali con particolare riferimento a quelli che attengono al colon, di come ancora la prevenzione per questa particolare patologia sia indietro e come venga poco utilizzata la colonscopia virtuale quale importante strumento di prevenzione.

Giovanni Condemi, responsabile del reparto di Oncologia di Locri, ha, invece, rimarcato la necessaria condizione che si possano fare dei controlli preventivi, che spesso possono salvare la vita alle persone, e non, invece, attendere quando la malattia si è già manifestata. E’ stata quindi la volta di due interventi prettamente scientifici di altissimo livello. Alfredo Campennì e Sergio Baldari, rispettivamente ricercatore e direttore del Dipartimento scienze biomediche, odontoiatriche e delle immagini morfologiche e funzionali dell’Università di Messina, i quali hanno dissertato brillantemente su radioimmuno terapia e teragnostica.

La prima tecnica fondata sull’impiego di anticorpi contro le strutture delle cellule tumorali a livello locale, con rilevanza alla importanza che riveste il dosaggio, in quanto un anticorpo per essere efficace deve essere tale da penetrare la cellula tumorale. La seconda, invece, attiene a terapia e cura con un unico strumento comportando con l’utilizzo del sistema nucleare la possibilità di vedere consistenza, volumi e diffusione delle cellule neoplasiche e di conseguenza con un’energia radiante selettiva bombardare puntualmente dette cellule, obiettivo ormai della medicina di precisione.

Nelle sue conclusioni Luciano Lucania, Past Governor Distretto 2100, ha posto l’attenzione sulla necessità di cambiare l’approccio operativo da parte dei medici, ponendo l’attenzione sulla differenza di fondo che spinge all’emigrazione sanitaria dei calabresi ovvero la presentazione, altrove, di equipe dove tutti i componenti possiedono capacità pari a quelli del primario il quale non è un accentratore di competenze e di visibilità.

A moderare il dibattito, per come già detto, il giornalista Edoardo Lamberti Castronuovo, il quale ha sottolineato, alla luce degli interventi, la presenza di realtà mediche molto capaci intorno a noi.

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