venerdì,Marzo 29 2024

Reggio, Castorina apre la crisi: «Su Marino il sindaco aveva garantito in prima persona»

Il capogruppo del Pd Antonino Castorina apre di fatto una crisi dentro la maggioranza e il Pd. Chiama alle sue responsabilità Falcomatà e sul congresso è durissimo: «non si celebra perchè esiste un gruppo di potere che non vuole che si tenga»

Reggio, Castorina apre la crisi: «Su Marino il sindaco aveva garantito in prima persona»

Centrosinistra reggino nel caos è ormai da tempo nel caos. I tradimenti di Nicola Paris e Demetrio Marino hanno lasciato il segno in una maggioranza in cui pare difficile perfino aprire un dibattito interno. Alle regionali non si conta un solo nome di consiglieri comunali o metropolitani e la cittadinanza è in subbuglio per l’emergenza rifiuti. Antonino Castorina, capogruppo del Pd al Comune e consigliere metropolitano delegato al Bilancio chiede un cambio di passo e risposte precise al partito. E chiama Falcomatà alle sue responsabilità: «su Marino aveva garantito in prima persona…»

Le elezioni regionali sono ormai ad un passo. Pippo Callipo si è visto a Reggio una volta sola. Come valuta la campagna del Pd?

«Il Pd va ricostruito e questo come Energia Democratica lo diciamo da tempo, i congressi territoriali non vanno solo annunciati ma convocati ed organizzati. C’è una intera comunità che vuole avere un tetto e delle fondamenta che solo il Pd può dare, riproponendo l’idea di un partito a vocazione maggioritaria e che parli a più realtà contemporaneamente. Callipo è l’unica proposta per una svolta radicale necessaria in Calabria ma soprattutto l’unico argine al populismo ed al trasformismo becero che sguazza nelle nostre latitudini. Su alcune questioni come sul tema della legalità ha dimostrato coraggio ed innovazione».

Due componenti della maggioranza di palazzo San Giorgio, Nicola Paris e Demetrio Marino sono nelle liste del centrodestra. Che segnale è per il centrosinistra?

«Intanto non è un segnale positivo per la politica e per chi la interpreta come un taxi al solo scopo di garantirsi una elezione che comunque, in entrambi i casi è incerta. Detto questo è evidente che il sindaco Giuseppe Falcomatà ha fatto degli errori di valutazione e l’assenza dei partiti non ha certo aiutato lui e tutta la nostra squadra».

Su Marino, però, avevate chiesto chiarezza ma l’espulsione da Idem è arrivata dopo la sua presentazione in Fdi..

«Demetrio Marino ha avuto dal sindaco enorme fiducia e fino alla settimana prima della presentazione delle liste ha relazionato in aula accanto a me sul dimensionamento scolastico oltre ad avere votato sempre tutti gli atti dell’amministrazione Falcomatà. Io e tutto il gruppo del Pd abbiamo da sempre nutrito vari dubbi ed a dire il vero anche altri colleghi che insieme hanno chiesto chiarezza rispetto alle voci che per troppo tempo sono circolate su di lui e su altri consiglieri. Il sindaco rispetto a questo ci ha sempre detto che avrebbe garantito personalmente… come è andata lo sappiamo tutti. La verità è che è stato un errore portarlo con noi, non c’era la necessità politica e numerica, l’esito era prevedibile». 

Non c’è nessun esponente di Comune e Città metropolitana nelle liste del centrosinistra. Come mai?

«In verità il nostro capolista Nicola Irto è espressione di un gruppo presente in Comune ed in Città Metropolitana ed insieme a lui si lavorerà per rafforzare il Partito Democratico ed organizzare la fase congressuale per restituire il partito democratico della Calabria ad un gruppo dirigente che da Reggio può aprire una fase nuova e rinnovata su tutti i livelli».

Dopo le regionali si inizierà la marcia di avvicinamento alle comunali. Cosa chiede al suo partito?

«Il mio impegno di capogruppo del Partito Democratico non è quello di chiedere al partito ma di lavorare per determinarne la linea politica. Le regionali sono un appuntamento fondamentale per misurare le forze in campo e prepararci all’appuntamento delle comunali. Serve riconvocare da subito il tavolo del centro sinistra, stilare un programma di obiettivi strategici, lavorare in sinergia con le esperienze civiche e gli altri partiti e movimenti che si identificano nello spazio del centro sinistra e rafforzare sempre di più il Pd che deve essere alla guida ed il perno di questo percorso».

Perché continua a non celebrarsi il congresso a Reggio? Puccio è qui da anni anche se lo si vede poco…

«Perchè c’è un gruppo di potere nel Pd che vuole la restaurazione al posto della ricostruzione e quello che è successo alle ultime elezioni oolitiche ne è testimonianza emblematica. Il centrosinistra nella Città Metropolitana di Reggio Calabria è rimasto senza un parlamentare ed i cinque stelle hanno perfino vinto il collegio uninominale di Reggio Calabria. Questa fase dopo le elezioni regionali è comunque conclusa perchè la svolta necessaria sarà il congresso a tutti i livelli che sarà svolto e dove uno spazio moderato sarà nuovamente prevalente nel partito democratico a Roma, in Calabria ed a Reggio in particolare modo. Noi saremo parte attiva di questo percorso».

Quali le priorità per l’ultima fase di consiliatura?

«Oggi più che priorità io parlerei di emergenze. Il tema rifiuti è al centro della nostra agenda politica. Da un lato la necessità di garantire l’ordinario dall’altro quello di approntare un piano straordinario di intervento per eliminare le micro-discariche e le situazioni di disagio ambientale che dilagano in tutta la città. Voglio però sottolineare due questioni cioè da un lato il rapporto con la regione Calabria ed i ritardi e le negligenze che ha prodotto la giunta regionale sotto la guida di Mario Oliverio specie nel ritardo della consegna delle deleghe per la Città Metropolitana; dall’altro il comportamento di alcuni operatori Avr, per fortuna non tutti, che provano a realizzare una vera e propria azione di sabotaggio contro la città e l’amministrazione. Qualcuno è sempre in Tv a pontificare qualche altro è perfino candidato nelle liste di Jole Santelli. Sulla questione rifiuti il Sindaco e l’amministrazione tutta è però consapevole della situazione di disagio ed è a lavoro per superare entro fine mese la situazione di emergenza riportandola alla normalità. Seconda questione riguarda invece la manutenzione stradale, su questo è stato già concordato un cronoprogramma di interventi per superare le difficoltà iniziali e mettere a regime gli interventi da fare. Terza questione il tema del lavoro. Lo sblocco dei concorsi pubblici e delle progressioni interne per Comune e Città Metropolitana».

Sui rifiuti però non si può più temporeggiare e i cittadini stanno per esplodere…

«Io sono il primo a protestare ed indignarmi per la situazione dei rifiuti in città ma protestare solamente non basta. Voglio essere parte attiva nella risoluzione di un problema che è un problema presente in grande parte di Italia e che finalmente possiamo affrontare come città Metropolitana. L’assenza di programmazione e di impianti pubblici ha certamente aumentato il problema. Il Comune ha depositato qualche giorno fa il piano di rientro alla società Avr e si sta lavorando ad una proroga fino a marzo per consentire poi un passaggio ad una gestione pubblica che quindi comporterà un risparmio ed una maggiore efficienza nella gestione. La Città Metropolitana sta provando a guidare questo percorso anche con gli altri comuni che compongono l’area Metropolitana di Reggio Calabria ed ha analizzato proprio qualche giorno fa durante la conferenza dei sindaci le varie opzioni per liberare il nostro territorio dai rifiuti anche in base ai costi di smaltimento. A Reggio sta partendo un piano emergenziale di intervento che dovrebbe entro fine mese riproporre una situazione di normalità. Sarà nostro compito vigilare e stimolare tutti gli interventi necessari per superare la situazione di oggi».

Senta, ma sarà Giuseppe Falcomatà il candidato del centrosinistra alle prossime elezioni comunali?

«Lo statuto del Pd parla chiaro nel dare la possibilità al sindaco di potere riproporre la sua candidatura. Resta il fatto che sarà direttamente Falcomatà a valutare quella che sarà la migliore formazione per vincere le prossime elezioni amministrative».

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