giovedì,Aprile 25 2024

Emergenza abitativa, riunione intersettoriale interlocutoria

Caso Ferraro: per la signora, e per altre famiglie destinatarie di sfratto per morosità incolpevole, non si trova sistemazione

Emergenza abitativa, riunione intersettoriale interlocutoria

Sull’emergenza abitativa ieri pomeriggio c’è stata una riunione intersettoriale, dall’esito interlocutorio. Nessuna soluzione ancora per la signora Adele Ferraro, sfrattata lo scorso 10 gennaio e per le altre 4 o 5 famiglie che, come si apprende, sono senza casa e destinatarie di altrettanti sfratti per morosità incolpevole, già nei giorni precedenti. Già perché la storia della signora Ferraro, invalida, con un figlio invalido, è solo una dei tanti pezzi di povertà che racconta la nostra città.

Nel corso della riunione, in particolare, la dirigente Squillaci ha evidenziato la necessità di seguire la procedura prevista dalla legge. Una procedura che non fa sconti e che non è, come succede in tanti casi, a misura di povertà. La stessa Squillaci ha posto poi l’attenzione sul fatto che c’è poco personale per seguire le gravi emergenze abitative che si presentano.

Morale della faccenda: la signora Ferraro attualmente potrà alloggiare solo per qualche giorno da una lontana parente vicino la sua ex abitazione in affitto, la vicinanza le consente, grazie ad un accordo con gli avvocati della padrona di casa, di poter dare dai mangiare ai sei gatti che si trovano ancora, insieme ai mobili, dentro l’abitazione. Ogni pomeriggio poi si allontana per recarsi all’ospedale Morelli dove è stato trasferito il figlio, diabetico, e malato di polmonite. Fino al 25 gennaio la signora potrà tornare a portare da mangiare agli animali ma, trascorsi 15 giorni dall’esecuzione dello sfratto, dalla sua ex abitazione dovranno sparire (oltre ai gatti) anche i suoi mobili. E che cosa succederà allora? La signora che soffre di una grave forma di depressione ha tentato due volte di togliersi la vita per la disperazione. Conoscendo i tempi biblici della burocrazia del Comune probabilmente nulla: sia per la signora Ferraro, sia per gli altri reggini che aspettano le case dopo lo sfratto. Eppure, Giacomo Marino e “Un mondo di mondi”, continuano a ripetere, invano, che gli alloggi, tra beni confiscati e non, ci sono.

top