venerdì,Aprile 19 2024

Comune Reggio, il disavanzo sarà da rideterminare. La Corte Costituzionale bacchetta i sindaci

La sentenza n. 4 del 2020, relatore Aldo Carosi, stabilisce il diveto di utilizzare le anticipazioni di tesoreria per nuove forme di copertura della spesa. Sono inidonee a rimuovere situazioi di deficit strutturale. Adesso la Corte dei Conti Calabria si dovrà adeguare

Comune Reggio, il disavanzo sarà da rideterminare. La Corte Costituzionale bacchetta i sindaci

 “Le anticipazioni di liquidità sono utilizzabili dagli enti locali in senso costituzionalmente conforme solo per pagare passività pregresse iscritte in bilancio, in quanto sono prestiti di carattere eccezionale finalizzati unicamente a rafforzare la  cassa quando l’ente non riesce a pagare le passività accumulate negli esercizi precedenti”. Lo ha affermato la Corte Costituzionale con la sentenza n. 4 del 2020 (relatore Aldo Carosi) nel dichiarare costituzionalmente illegittimi gli articoli 25 del decreto legge n. 78 del 2015 e 1, comma 814, della legge n. 205 del 2017, per contrasto con gli articoli 81, 97, primo comma, e 119, sesto comma, della Costituzione.

Il Comune di Napoli aveva proposto ricorso avverso la delibera della Corte dei conti, sezione regionale di controllo della Campania, n. 107 del 10 settembre 2018, con la quale veniva affermata l’inadeguatezza delle misure correttive adottate dall’amministrazione comunale per la gestione del bilancio e conseguentemente preclusa l’attuazione di alcuni programmi di spesa. La Corte dei Conti adita dal Comune di Napoli aveva così sollevato la questione di legittimità costituzionale sulla quale è arrivata una sentenza che non promette niente di buono neanche per il Comune di Reggio Calabria.

In buona sostanza, la Corte Costituzionale ha così ribadito il divieto di utilizzare le anticipazioni di liquidità per modificare il risultato di amministrazione e per assicurare nuove forme di copertura giuridica della spesa. La sentenza spiega che “l’inidoneità delle anticipazioni a rimuovere situazioni di deficit strutturale deriva non solo dal contrasto con l’articolo 119, sesto comma, della Costituzione, ma anche da dati elementari dell’esperienza, secondo cui solo un investimento efficace può assicurare, attraverso positivi effetti sul patrimonio della comunità di riferimento, la compensazione con i debiti che si contraggono attraverso l’assunzione del prestito”.

“Del resto – si legge ancora nella sentenza – in tema di anticipazioni di liquidità, già in precedenza si era affermato che il d.l. n. 35 del 2013 ha introdotto una disciplina di carattere speciale e temporanea, derogatoria del patto di stabilità interno e di altre disposizioni in materia di finanza pubblica, per il pagamento dei debiti scaduti delle amministrazioni pubbliche. In particolare, nel citato decreto-legge sono contenute le misure dirette a consentire il pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni di debiti scaduti, con modalità differenti per gli enti locali (art. 1), le Regioni e le Province autonome (art. 2), gli enti del Servizio sanitario nazionale per il tramite delle Regioni (art. 3) e le amministrazioni statali (art. 5). Si tratta di disposizioni espressamente “volte ad assicurare l’unità giuridica ed economica dell’ordinamento”.

Sono stati poi chiariti gli effetti della sentenza sulla gestione contabile degli enti locali che abbiano applicato le norme illegittime ai propri disavanzi: ognuno rideterminerà correttamente i propri disavanzi e provvederà agli accantonamenti secondo le disposizioni vigenti al tempo di ciascuno dei pregressi esercizi. Infine, è stato rivolto un monito al legislatore statale sulla necessità di attuare concretamente il dettato costituzionale dell’articolo 119 della Costituzione in termini di trasferimento delle risorse in favore delle comunità territoriali con minori capacità fiscali per abitante, al fine di consentire l’effettiva erogazione dei servizi e delle prestazioni costituzionalmente necessarie.

Adesso si dovrà attendere che la Corte dei Conti, sezione Controllo della Regione Calabria, prenda atto di quanto disposto dalla Corte Costituzionale e il Comune dovrà capire in che modo affrontare la nuova emergenza contabile che verrà fuori dalla rideterminazione dei disavanzi con l’utilizzo corretto delle anticipazioni di tesoreria. Con la scadenza del 31 marzo che si avvicina a rapidi passi.

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