sabato,Aprile 20 2024

Rapporto Pendolaria evidenzia un’Italia a due velocità. Reggio e dintorni a passo di lumaca?

Il rapporto Pendolaria evidenzia per la Città dei Bronzi «un tasso di motorizzazione pari al 63,7% mentre gli spostamenti effettuati su trasporto pubblico sono pari al 7%»

Rapporto Pendolaria evidenzia un’Italia  a due velocità. Reggio e dintorni a passo di lumaca?

di Francesco Bolognese

Sono tanti ed atavici i divari che affliggono il bel paese, complice l’inefficienza(questa è la migliore delle ipotesi) di chi ci ha sin qui amministrato. Uno di questi è il trasporto ferroviario. La denuncia, l’ennesima ad onor del vero, è di Legambiente!

«Agli italiani il treno piace e dove si investe il successo è garantito, da Nord a Sud, dall’alta velocità alle linee metropolitane». Infatti «per i pendolari sono in arrivo nuovi treni, ma al Meridione e per chi sta fuori dalla rete veloce i problemi rimangono rilevanti». Già.

«In Calabria si stanno effettuando i lavori di elettrificazione della linea Jonica, ma pesa l’assenza di treni in circolazione con 2 sole coppie di Intercity al giorno tra Reggio Calabria e Metaponto».

Il rapporto Pendolaria prosegue evidenziando per la Città dei Bronzi «un tasso di motorizzazione(numero auto ogni cento abitanti) pari al 63,7% ( media nazionale al 70,7%) mentre gli spostamenti effettuati su trasporto pubblico sono pari al 7%» (media nazionale posta rispettivamente al 7%”).

Per quanto riguarda l’Alta Velocità, Legambiente rileva che «alcune coppie di treni viaggiano oltre Salerno per arrivare a Reggio Calabria e Taranto,o si avventurano fino a Bari, ma nulla è paragonabile con l’offerta al Centro Nord».

La ricerca di Legambiente incalza gli enti locali, facendo notare che «per rendere attraente il trasporto su ferro occorre programmare un potenziamento dell’offerta a partire dai segmenti con maggiore domanda, che nel nostro caso «è la Villa San Giovanni Melito Porto Salvo».

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