giovedì,Marzo 28 2024

Associazioni, quali risposte ai minori fuori famiglia?

L'iniziativa di Agape, Camera Minorile e Tribunale dei minori di Reggio con il coinvolgimento degli attori istituzionali e sociali del territorio

Associazioni, quali risposte ai minori fuori famiglia?

È stata l’estate del caso Bibbiano e delle sparate dei politici contro le case famiglia, gli affidi e le adozioni. Ma se davvero si vuole mettere mano a un sistema di accoglienza che, inclusi i minori stranieri non accompagnati, accoglie oltre 30mila minorenni in Italia  occorre farlo con serietà e competenza. Ascoltando la voce in primis dei diretti interessati, tutti quei ragazzi e quelle famiglie e centri che li hanno accolti dando loro la possibilità di sperimentare una vita diversa dopo tante ferite, abbandoni, maltrattamenti.

E’ questo l’appello che Centro Comunitario Agape, Camera Minorile e Forum delle associazioni familiari intendono lanciare a tutte le istituzioni interessate per ribadire che l’affido, la comunità, l’allontanamento dalla propria famiglia in casi estremi, l’adozione sono un’opportunità che nella bagarre mediatica di questi mesi, è stata colpevolmente silenziata.

Le esperienze di accoglienza che anche in Calabria sono oggi attive, pur con enormi  difficoltà, possono restituire la verità di un sistema che ha le sue falle ma che nel complesso funziona e che sarebbe folle smantellare. La Calabria ed in particolare il territorio della Città Metropolitana registrano infatti la presenza di una rete di servizi significativa, ma tante sono le criticità che hanno ostacolato la sperimentazione di un sistema di Welfare per le famiglie e per i minori adeguato.

In primis la mancata applicazione della legge 328, di un piano sociale regionale e di zona in grado di attivare una programmazione dei servizi socio sanitari su tutto il territorio regionale, con investimento di risorse, con la copertura dei vuoti di organici nei Comuni di profili professionali fondamentali come assistenti sociali, psicologi, educatori.

La recente approvazione della delibera sui regolamenti attuativi ha aperto un primo spiraglio a cui ora il nuovo governo regionale dovrebbe dare concreta applicazione. Su questi temi, per contibuire all’avvio di una nuova fase nelle risposte all’infanzia a rischio ed alla fragilità delle famiglie che in Calabria tocca un minore su due, è stato promosso un incontro di studio che focalizzerà in particolare il ruolo dei Tribunali per i Minorenni e quello della Città Metropolitana per politiche e metodologie di intervento in grado in garantire a tutti i minori il diritto a vivere in una famiglia, privilegiando quella d’origine oppure quella affidataria e adottiva.

Su questo tema il Tribunale per i Minorenni sta lavorando per delle linee guida in grado di migliorare il sistema, di garantire sempre più trasparenza, tempestività negli interventi, coinvolgimento della rete degli attori istituzionali e sociali del territorio. Il programma prevede dopo l’introduzione di Mario Nasone del Centro comunitario Agape, il saluto del parroco del crocefisso don Marco Scordo, la relazione per il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria di Saverio Sergi, psicologo e giudice onorario.

Seguiranno gli interventi di Maria Grazia Marcianò, psicologa referente area minori Comune di Reggio Calabria, di Alessandra Callea della Camera Minorile, di Elisa Mottola, psicologa per la rete dei Consultori dell’Asp, la testimonianza di una famiglia adottiva e di una, di Gerhard Bantel e suor Angela Paglione componenti di associazioni e comunità impegnate nella Locride e nella Piana di Gioia Tauro.

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