Coronavirus, l’allarme di Aloisio: «Sostenere le piccole imprese»
Il presidente della Confesercenti di Reggio Calabria chiede un Piano Marshall a supporto delle aziende del territorio
«L’Italia è ferma, sospesa, in attesa. La situazione, com’era prevedibile dato l’andamento dei contagi, ha portato il Governo a prendere delle decisioni drastiche le quali hanno bloccato la quasi totalità degli esercizi commerciali». Ad affermarlo in una nota è Claudio Aloisio, presidente della Confesercenti di Reggio Calabria.
«La vita degli italiani – si legge nel comunicato – è stata profondamente cambiata dalle nuove norme e il tessuto imprenditoriale del paese, fatte salve alcune attività strategiche e, con molte limitazioni, il sistema produttivo, è praticamente congelato.
Sono convinto della assoluta necessità di tali azioni atte a contenere quella che ormai si può definire una pandemia ma, al contempo, attendo anche di conoscere cosa il Governo metterà in campo per sostenere le piccole imprese, gli artigiani, i professionisti, in pratica la spina dorsale del sistema economico italiano, per permettergli di superare questa crisi indotta che non ha precedenti nella storia repubblicana».
«Abbiamo già dichiarato quali secondo noi sono le misure minime per garantire la sopravvivenza delle imprese: sospensione delle bollette, dei tributi, delle cartelle esattoriali. Una moratoria totale che possa far respirare le aziende che hanno visto da un giorno all’altro l’azzeramento dei loro introiti. Dal tavolo di crisi richiesto da Confesercenti Reggio Calabria abbiamo già ricevuto delle risposte importanti con il congelamento dei tributi locali. Auspichiamo che dal Governo nazionale arrivino riscontri altrettanto rilevanti».
Inoltre Aloisio reputa necessaria «una maggior chiarezza su chi può o non può rimanere aperto: sono innumerevole le chiamate degli esercenti confusi che non comprendendo cosa devono fare. La comunicazione ufficiale purtroppo si sta rivelando insufficiente e lascia troppo spazio ad interpretazioni ingenerando ulteriore incertezza oltre a lasciare aperte le porte al fenomeno delle fake news alimentate da imbecilli sui social».
Altro punto fondamentale è garantire la sicurezza del territorio. Senza negozi aperti troppe zone sono diventate insicure, buie, deserte, lasciando spazio a possibili furti e atti di vandalismo. «Riteniamo indispensabile – ha aggiunto Aloisio rafforzare ulteriormente la presenza delle forze dell’ordine per salvaguardare l’ordine pubblico e la sicurezza per imprese e cittadini».
«Possiamo farcela, anzi ce la faremo sicuramente ad uscire dall’emergenza sanitaria però, dopo, il Sistema Paese si troverà di fronte ad un bivio. Si dovranno operare delle scelte per riavviare l’economia e, come sempre succede, dalle prove più difficili possono nascere grandi opportunità. L’Italia potrà decidere di compiere uno sforzo per far tornare tutto come era prima dell’epidemia oppure tracciare una nuova strada più ambiziosa: mettere in campo un vero e proprio “Piano Marshall” che renda possibile uno sviluppo diverso, più omogeneo e sostenibile che consenta al Meridione di affrancarsi da una situazione di disagio divenuta, ormai da decenni, ingiusta e insopportabile».
«C’è una cosa importante, secondo me, che il CoVID-19 sta suscitando oltre la comprensibile preoccupazione: un sentimento di comunità e vicinanza che si era sopito da troppo tempo sotto i colpi di egoismi, disillusione e indifferenza. Oggi siamo tutti più consapevoli che lo stare insieme, uniti, è la nostra vera forza. Lasciamo che questo accada veramente e muoviamoci con coraggio verso una vera unità del paese così che questa dura prova, una volta superata, ci renda ancora più forti e pronti a ripartire».