giovedì,Aprile 25 2024

Andrea Monteleone ad un mese dalla sua scomparsa viene ricordato dall’ Archeoclub di Locri

La mancanza delle celebrazioni religiose si fa sentire, soprattutto quando muore qualcuno, al quale non potrà essere celebrato un funerale, come fino ad un mese fa accadeva normalmente

Andrea Monteleone ad un mese dalla sua scomparsa viene ricordato dall’ Archeoclub di Locri

Di Elena Gratteri – In questi giorni di emergenza per la diffusione del corona virus, siamo tutti, dal nord al sud Italia, impreparati e spaventati. 

Potremmo trovare conforto nella preghiera, ma possiamo affidarci a Dio, pregando all’interno delle nostre case, senza poter frequentare, come prima, i luoghi sacri, partecipando alla celebrazione della Santa Messa o ai riti di qualsiasi religione. 

La mancanza delle celebrazioni religiose si fa sentire, soprattutto quando muore qualcuno, al quale non potrà essere celebrato un funerale, come fino ad un mese fa accadeva normalmente. 

Oggi abbiamo imparato che non è tutto poi cosi scontato. Cosi come le sante messe, di grande conforto per le madri, che hanno perso troppo presto i loro figli, sono annullate le visite al cimitero. Portare un fiore ai propri cari defunti è un desiderio che chiunque, in questo momento, davvero drammatico, vorrebbe realizzare.

Sarà il primo pensiero di molti, passata l’ emergenza, recarsi al cimitero per portare dei fiori freschi ai propri cari. Allora cosa resta da fare per onorare i nostri defunti in questi periodi di necessarie privazioni? Come si può consolare una madre, che ha perso da solo un mese un giovane figlio, senza averlo potuto abbracciare per l’ ultima volta?

Non resta che fare appello alla poesia, da sempre ispirazione e conforto dei cuori feriti. Per questo il direttivo dell’Archeoclub di Locri ha scelto una poesia per ricordare e rendere omaggio al giovane Andrea Monteleone, Antoniminese venuto a mancare un mese fa a Biella, dove viveva e lavorava nell’ambito dell’idraulica, ma sempre con un radicato senso di appartenenza alla sua comunità di origine.

Una poesia di requiem per confortare la madre ed i familiari di Andrea, che non lo vedranno più in carne ed ossa ma adesso potranno pregare invocando il suo nome. Parole che sfiorano delicatamente il ricordo del giovane Andrea, senza invadenza, come se venissero posati delicatamente dei fiori sulla sua tomba.

” Siate bellissimi morti nostri.

Diventate voi tutta la meraviglia di quando alziamo la faccia 

Nell’aperta notte e quasi non reggiamo  quell’impero enigmatico di stelle 

Tutta l’eleganza  armonica del cielo , siate voi.

Non prego per voi . Io prego voi.

Andate dove sara’ svelata la profezia dei fiori ,di tutti i fiori.

Nella pace siate di certe domestiche sere , nella gioia  d’infanzia ,

Nell’abbraccio fra umani ,siate, o quando  piove d’estate dopo la calura 

Nel semplice stare che non vediamo se non a volte dopo un dolore grande.

E il riposo vostro sia la melodia rotante di tutti i mondi.

Andate-Siate . Liberati  nello svelato mistero  del nascere a qualcosa che non sappiamo,

Al quale diamo il tetro nome di morte e forse invece come seme ci schiude a più vaste vite,

A più vaste vedute. Forse.

Requiem” 

M. Gualtieri

Con questi versi il direttivo della nota associazione culturale locrese ha voluto ricordare la giovane anima.  

“Saranno sempre poche le nostre parole, ma potranno  raggiungere il cuore di Dio che l’ avvolgerà nel suo abbraccio misericordioso”. 

L’ArcheoClub d’Italia sez. di Locri eleva un momento di preghiera  e ricordo verso il giovane Andrea, esprimendo affettuosa vicinanza alla cara famiglia, racchiusa nell’ immenso dolore.

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