giovedì,Aprile 25 2024

Coronavirus a Montebello Jonico, il vicesindaco invoca Regione e Prefetto

Con una lettera Caterina Chiara Macheda ha chiesto di far gestire la fase di emergenza al comune di Melito, ente capofila dell'ambito

Coronavirus a Montebello Jonico, il vicesindaco invoca Regione e Prefetto

Il vicesindaco di Montebello Jonico Caterina Chiara Macheda ha chiesto alla Regione, al Prefetto di Reggio e all’unità di crisi della Prociv Regionale, di valutare la possibilità di attivare le procedure della gestione emergenziale attraverso il comune capofila dell’ambito Melito Porto Salvo.

Una richiesta dettata dalla situazione di piena emergenza epidemiologica che sta che sta vivendo il piccolo comune dell’area grecanica. Proprio ieri il Presidente della Regione Jole Santelli ha disposto la “chiusura” del Comune di Montebello Jonico, in entrata e uscita. L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. In paese si è registrata la prima e al momento unica vittima del coronavirus in Calabria.

«Si chiede di voler valutare la possibilità, di attivare le procedure sovra ordinate previste dalla legge per l’attivazione del C.O.M 19, capo fila Comune di Melito di Porto Salvo, per la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVI-19” emanate in data 03.03.2020 dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio
dei Ministri” – si legge nella nota a firma della Macheda – indicano le seguenti attività di competenza del COC.

Informazione alla popolazione; attivazione del volontariato locale, in accordo con livelli di coordinamento sovra ordinati; organizzazione delle azioni di livello comunale, in accordo con quanto predisposto a livello Regionale, delle azioni volte ad assicurare la continuità della fornitura dei servizi essenziali; organizzazione delle azioni di livello comunale, in raccordo con quanto predisposto a livello regionale, delle azioni volte ad assicurare la continuità della fornitura dei beni di prima necessità (inclusi il rifornimento di carburante) nelle aree interessate, o che potrebbero essere interessate da misure urgenti di contenimento; pianificazione, o eventuale attivazione delle azioni di assistenza alla popolazione dei comuni interessati, o che potrebbero essere interessati, da misure urgenti di contenimento; pianificazione ed organizzazione dei servizi di assistenza a domicilio per le persone in quarantena domiciliare (per es. generi di prima necessità, farmaci, pasti preconfezionati), eventualmente svolti da personale delle organizzazioni di volontariato, opportunamente formato e dotato di DPI».

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