Coronavirus, a Villa San Giovanni raccolta straordinaria di beni di prima necessità
L'annuncio del primo cittadino Richichi: «Un piccolo gesto per aiutare chi vive il dramma dell'emergenza»
La città di Villa San Giovanni in questo momento di grande emergenza che è sfociato in una grave crisi economica, in attesa di ricevere i 103.000 euro stanziati dal Governo per dare una boccata d’ossigeno ai cittadini più bisognosi, vuole mettere in atto tutte le iniziative possibili per aiutare tutte le persone in difficoltà perché in questo momento è necessario che nessuno venga isolato.
Per questo il sindaco f.f. Maria Grazia Richichi si è interfacciata con la presidente Marilisa Catanese della consulta del Terzo Settore e con tutte le associazioni presenti sul territorio con le quali è stata organizzata una raccolta straordinaria di generi di prima necessità.
«Da oggi pomeriggio – spiega il primo cittadino – e fino al 4 aprile al “Conad City (Verduci)”, “Supermercato Eurospar” (Siclari) e la sanitaria “Gioia del bimbo”, si troveranno dei contenitori di raccolta dove chiunque può lasciare merce. Servono, soprattutto, biscotti per bambini, omogenizzati, pastina, latte, farina, zucchero, riso, olio, pelati, tonno in scatola, legumi, pasta, sale, biscotti, saponi. È anche possibile consegnare la spesa presso la sede di “Ora di Agire” in Via Nazionale 811 dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19».
«Inoltre, vorrei ricordare che è ancora oggi attivo, dal novembre 2018, il progetto “Questo pane è un dono” e oggi più che mai potrà rappresentare un aiuto essenziale. Grazie alla collaborazione con l’associazione ORA.DI.AGIRE e i quattro panifici storici della città di Villa San Giovanni, Cardillo, Marino, Muscolino e Santoro per chi ha bisogno, soprattutto in questo momento, la donazione avverrà ogni giorno in orario di chiusura, i panifici lasceranno delle ceste con del pane e nel rispetto della privacy, ogni famiglia che ne ha necessità potrà usufruirne».
«Ognuno di noi – conclude Richichi – può compiere un piccolo gesto e aiutare chi vive il dramma dell’emergenza anche sotto il punto di vista economico. Abbiamo già dimostrato di essere una città solidale e oggi più che mai non possiamo tirarci indietro».