Coronavirus, Santelli a “Non è la D’Urso”: «Recuperati posti di pneumologia e malattie infettive tagliati dal commissariamento»

Di Gianluca Scopelliti (LaCSchool)

Ieri sera in diretta televisiva su canale 5 a “Live”, interpellata da Barbara D’Urso, la governatrice della Calabria ha messo le cose in chiaro circa le condizioni di criticità in cui versano le strutture sanitarie della nostra regione a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.

Dopo la messa in onda di un servizio nel quale sono stati passati in rassegna vari presidi sanitari partendo da quello di Castrovillari (centro Covid per soli 7 giorni in quanto non sufficientemente attrezzato ), Cetraro (dove da qualche giorno è stato sospeso il reparto di rianimazione poiché  privo di condizioni di sicurezza per operatori e pazienti) e Paola il cui direttore ospedaliero ha risposto di non essere un centro Covid, incalzata dalla conduttrice la Santelli si è così espressa:«Abbiamo dovuto prenderci carico di gravi lacune trascinate da anni di commissariamento e che hanno provocato tagli alla sanità, ragion per cui si sta facendo il possibile per ovviare a tutte le eventuali conseguenze.

Abbiamo predisposto già ulteriori 50 posti letto per la terapia Intensiva a cui se ne andranno ad aggiungere altri 59 nelle prossime ore”. Il presidente ha inoltre ribadito come i centri Covid in Calabria esistono e fanno capo agli ospedali hub della regione e quindi il “Pugliese -Ciaccio ” per il territorio di Catanzaro, il nosocomio ”Annunziata“ per Cosenza e il Gom per Reggio Calabria.

La Santelli ha altresì chiarito come in Calabria manchino ventilatori polmonari che la Protezione Civile, di supporto al commissario Arcuri e quindi al governo, deve provvedere a fare arrivare tempestivamente sul territorio.