venerdì,Marzo 29 2024

Ecco come Alitalia e Sacal stanno condannando il Tito Minniti alla chiusura

Mentre da Reggio non sono più prenotabili voli neanche per l'estate e i dipendenti della compagnia di bandiera vanno in cig, da Lamezia aumentano i voli per Roma

Ecco come Alitalia e Sacal stanno condannando il Tito Minniti alla chiusura

Comincia davvero a farsi buio il futuro per l’aeroporto dello Stretto e i 40 dipendenti Alitalia. Dopo la chiusura dello scalo disposta per effetto delle misure predisposte dal governo nazionale per il contenimento del Coronavirus, comincia a dubitarsi della reale possibilità della riapertura dell’aeroporto anche dopo l’emergenza.

Mentre la politica continua a non interessarsi della vicenda e i vertici della Sacal non si sbottonano, proseguono ad inanellarsi fatti che vanno in una sola direzione.

Intanto i lavoratori Alitalia sono stati messi in cassa integrazione con decorrenza dal 4 aprile al 31 ottobre. Perché un periodo tanto lungo? Alitalia non volerà da Reggio Calabria fino al prossimo autunno?

Così sembrerebbe anche collegandosi al sistema per la prenotazione dei voli on-line. Da Reggio Calabria non è possibile più prenotare alcun volo, neanche per il periodo estivo. Per un periodo era consentito prenotare voli spezzati con scalo a Roma, ma adesso neanche questa opzione è più consentita. Invece dagli altri scali chiusi per l’emergenza Coronavirus le prenotazioni sono possibili.

L’ipotesi di “newco” di Alitalia, per come prospettata dai vertici nazionali, imporrebbe un drastico ridimensionamenti di voli e personale. Dagli attuali 130 velivoli in uso, si passerebbe a non oltre 25-30. In buona sostanza verrebbero dismessi gli aerei in leasing e mantenuti solo quelli di proprietà per garantire un numero di voli nettamente minore. Un ridimensionamento clamoroso che farebbe tornare la compagnia di bandiera ai livelli del 1957. Uno scenario da incubo per l’Italia e per la gran parte dei dipendenti Alitalia, ma anche per il diritto alla mobilità dei cittadini.

E’ paradossale, ma assai significativo, che in un momento del genere Alitalia decida però di aumentare la sua offerta di voli per Roma dall’aeroporto di Lamezia che vedrà aumentare il numero dei collegamenti giornalieri da cinque a sei.

Se nella fase massima di contrazione il Tito Minniti rimane senza aerei, ma si aumentano i collegamenti di Lamezia si capisce la scelta di Alitalia, politica e Sacal di concentrare ancora di più l’offerta sullo scalo lametino a discapito dell’aeroporto dello Stretto che rischia di rimanere chiuso ben oltre la fase dell’emergenza Coronavirus. Con buona pace delle speranze di sviluppo della Città Metropolitana che vede crescere il suo isolamento con il resto del Paese, considerata anche l’inadeguatezza dell’offerta di trasporto attraverso gli altri mezzi.

Articoli correlati

top