venerdì,Aprile 19 2024

Coronavirus, ecco perché Reggio Calabria potrebbe uscire presto dall’emergenza

Decisa frenata dei contagi ormai da tre giorni grazie a controlli capillari e un'attività di analisi di ogni singolo paziente. Così le autorità hanno messo all'angolo Covid-19. Ma la battaglia non è finita

Coronavirus, ecco perché Reggio Calabria potrebbe uscire presto dall’emergenza

C’è un dato che potrebbe rappresentare l’inizio della svolta positiva per l’emergenza Coronavirus a Reggio Calabria: da ben tre giorni non si registrano più nuovi casi positivi, se si fa eccezione per pochi e ben circoscritti episodi di congiunti conviventi con altri pazienti già risultati positivi nelle scorse settimane.

Non si tratta più, dunque, di una mera coincidenza statistica, ma di un dato che inizia ad essere tendenziale e che fornisce una indicazione assai incoraggiante: l’area metropolitana di Reggio Calabria ed i suoi abitanti stanno osservando con un certo scrupolo le restrizioni imposte da Governo, Regione e Comuni. Il motivo? Certamente una disciplina dettata dalla paura di contrarre il virus, ma non può essere tralasciato il lavoro enorme che, in queste settimane, stanno svolgendo tutte le forze di polizia sul territorio reggino.

Checché ne possa dire il sindaco di Messina, Cateno De Luca, la verità è che, grazie al coordinamento della Prefettura di Reggio Calabria che ha creato una cabina di regia particolarmente efficiente, l’azione di prevenzione dello Stato si sta snodando su due direttrici principali: per un verso i controlli su strada a tappeto; per altro verso, un lavoro certosino di ricostruzione storica di ogni singolo caso di contagio.

I controlli delle forze di polizia

I numeri non mentono. Dal 12 marzo al 6 aprile sono stare 89.593 le persone controllate nell’intera area metropolitana di Reggio Calabria, con una media di quasi 3000 al giorno. Sono invece 3.612 quelle sanzionate o denunciate, a vario titolo, sia per violazione della normativa su Covid-19, sia per altri reati comunque collegati ai controlli relativi alla Pandemia.

Sono 26.027 gli esercizi commerciali controllati sempre nel range che va dal 12 marzo al 6 aprile, con 170 titolari denunciati o esercizi sanzionati.

Sono numeri che parlano da soli e raccontano di un’azione di contenimento non solo efficace, ma a tratti anche esemplare.

La cabina di regia

L’altra direttrice – non meno importante – è rappresentata dal coordinamento operato dalla Prefettura di Reggio Calabria. La cabina di regia creata con appartenenti a tutte le forze di polizia sta producendo risultati encomiabili. Perché in quelle stanze non si sta solo coordinando l’attività di controllo, ma si sta anche procedendo ad uno studio approfondito, caso per caso, dei contagiati. Ciò significa che viene ricostruito lo “storico” di ogni individuo, ne vengono analizzati movimenti e contatti e tutte le persone che hanno avuto rapporti che possano generare un rischio di contagio, vengono poste in quarantena preventiva, al fine di scongiurare il perpetuarsi della catena di contagio.

C’è tanta gente che lavora, dunque, anche senza troppa pubblicità, nelle stanze dove si gestisce l’emergenza. Che non sono solo quelle mediche, dove il personale sanitario sta compiendo ogni giorno piccolo miracoli.

Per Reggio Calabria, in prossimità della Pasqua sembrano giungere, dunque, notizie assai confortanti. Ciò, tuttavia, non può e non deve significare che si possa allentare l’attenzione sulle restrizioni imposte dal Governo. Anzi, al contrario: significa che servirà osservarle ancora più scrupolosamente per poter uscire il prima possibile da questa emergenza. Anche solo un passo falso potrebbe vanificare i sacrifici fatti dalla collettività. Ma ora è tempo di tornare ad avere fiducia.

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