sabato,Aprile 20 2024

Coronavirus, Albanese: «Sicurezza autodisciplina per la ripartenza»

La proposta del presidente del consiglio comunale di Marina di Gioiosa: «Ampliare le concessioni balneari»

Coronavirus, Albanese: «Sicurezza autodisciplina per la ripartenza»

Il  governo regionale  ha dato, da qualche giorno, il via libera ai lavori per l’allestimento degli stabilimenti balneari e attività turistiche in tutta la Calabria. «Sarà una stagione estiva radicalmente e profondamente diversa rispetto al passato – dichiara il Presidente del Consiglio Comunale di Marina di Gioiosa, con delega al Turismo Daniele Albanese – sicurezza e autodisciplina saranno le parole d’ordine quest’anno».

«I titolari delle concessioni stanno iniziando ad organizzarsi, mancano peró ancora linee guida certe sulla modalità di gestione delle spiagge calabresi. L’apertura della stagione balneare potrebbe partire con ritardo – sottolinea Daniele Albanese – e al momento restano tanti dubbi per i gestori che devono fare i conti con il rapporto costi-benefici propedeutico all’apertura delle strutture che, come per altre attività economiche, non hanno prospettive di risultati eccellenti».

«Bisognerà garantire, si spera, anche la possibilità di fruizione delle cosiddetta spiaggia libera. A tal fine – propone il presidente Albanese- venga valutata concretamente l’idea di ampliare le concessioni balneari ad una porzione di spiaggia tale da poter garantire, ai proprietari degli stabilimenti, rispettando eventuali prescrizioni, sostenibilità economica; in cambio della “gestione” dei tratti di spiagge libere confinanti sui quali assicurare servizi di pulizia, vigilanza e salvamento, garantendo contestualmente, la fruizione senza oneri, per i bagnanti, non escludendo un eventuale revisione del canone annuale di concessione. Troppe incertezze, purtroppo, accompagnano la programmazione della stagione estiva».

«Mi auguro – conclude Albanese – che governo e regione Calabria, ognuno per la propria competenza, definiscano, in tempi brevi, regole certe che rispettino tutte le prescrizioni di sicurezza e al contempo non facciano crollare un settore portante per l’economia calabrese quale è il turismo».

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