mercoledì,Aprile 24 2024

Coronavirus, Siclari: «Per la fase 2 assicurare necessità cliniche e sanitarie»

Il parlamentare di Forza Italia: «Rischio concreto di trasferire il contagio da altre regioni a quelle del Sud»

Su proposta del partito nazionale, il senatore Marco Siclari ha organizzato e coordinato, come capogruppo di Forza Italia in Commissione Salute al Senato, un incontro con le massime istituzioni della sanità italiana per discutere degli scenari e dei possibili sviluppi dell’emergenza covid.

Hanno partecipato il Vive Presidente di Forza Italia Antonio Tajani, il Responsabile Nazionale dei Dipartimenti di Forza Italia Giorgio Mulè, il Vice Capogruppo al Senato Lucio Malan, il Responsabile Nazionale del Dipartimento Affari Costituzionali Francesco Paolo Sisto, la Responsabile Nazionale del Dipartimento Ambiente e Territorio Alessandra Gallone, il Responsabile Nazionale del Dipartimento delle Professioni Andrea Mandelli, Urania Giulia Papatheu, Filippo Anelli, Presidente Nazionale Federazione degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri, Alberto Oliveti, Presidente ENPAM, Antonio Magi, Segretario Generale del SUMAI Sindacato unico di medicina Ambulatoriale Italiana e Presidente Ordine dei Medici di Roma, Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP Associazione Italiana Ospedalità Privata, prof Massimo Andreoni, Direttore Scientifico Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, Direttore Dipartimento del policlinico Tor Vergata, Guido Quici, Presidente CIMO Coordinamento Italiano Medici Ospedalieri, Paolo Biasci, Presidente Coordinamento Italiano Medici OspedalierI Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri, Nicola Ferrara, Past President e membro del consiglio Società Italiana di Gerontologia e Geriatria. 

«Dall’incontro, durato oltre due ore – si legge in una nota di Siclari – sono emerse le necessità cliniche e sanitarie che la fase 2 dovrà assicurare, in particolare la necessità di isolare i nuovi casi, l’esigenza di effettuare tamponi di massa, la dotazione dei dispositivi di protezione individuale a tutta la popolazione, il rischio di trasferire il contagio da altre regioni a quelle del Sud a causa della confusione generata dai DPCM, e il rischio della seconda ondata che occorre prevenire. Il Governo si sta mostrando impreparato a gestire l’emergenza anche della cosiddetta fase 2 e non ha elaborato ne seguito, oltre al lockdown, un piano pandemico con procedure certe e protocolli condivisi, ma si è mosso a vista, scontando quindi confusione ed improvvisazione».

«Nella fase due bisogna potenziare la rete sanitaria territoriale che sia in costante sinergia con i presidi ospedalieri, adottare protocolli nazionali che limitino al massimo le iniziative delle singole regioni al fine di evitare che si creino differenze territoriali a danno dei cittadini che potrebbero agevolare l’insorgenza di focolai di contagio. Forza Italia ritiene vitale mantenere il contatto, come da sempre, con tutte le associazioni di categoria, e con chi in questo caso rappresenta i pilastri dell’assistenza sanitaria per conoscere le esigenze e veicolare nelle sedi istituzionali quanto emerge dal confronto».

«È necessario ridurre il contagio e circoscrivere il rischio non soltanto per mettere in sicurezza la salute dei cittadini ma anche per fare riparte l’economia del Paese altrimenti il contagio del virus e la paura del contagio, produrranno effetti irreversibili anche sull’economia portando alla fame molte famiglie. Serve un piano pandemico serio, condiviso che coinvolge tutti gli attori della salute e dell’impresa. La sanità, inoltre secondo Forza Italia ed anche tutti i rappresentanti degli stati maggiori della salute, non può essere considerata una “spesa”, ma deve essere vissuta come un investimento per il nostro Paese e per la salute dei nostri cittadini. Basta tagli alla salute».

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