giovedì,Aprile 25 2024

Perdite idriche, Pizzimenti e D’Ascoli chiedono lumi al Comune

Il presidente di "Cittadini per il cambiamento" e il consigliere comunale sollecitano l'Amministrazione Falcomatà

Perdite idriche, Pizzimenti e D’Ascoli chiedono lumi al Comune

Il Presidente dell’associazione “Cittadini per il Cambiamento”, Nuccio Pizzimenti, ed Il Consigliere Comunale Giuseppe D’Ascoli (Gruppo Misto), a seguito di ripetute segnalazioni da parte della cittadinanza reggina, (pervenute all’Associazione), di numerosi guasti alla rete idrica, che, da molto tempo non vengono riparati, con notevole perdita di preziosa acqua potabile, ritengono opportuno «Sollecitare a riguardo l’Amministrazione Falcomatà, in modo che questo dannoso spreco d’acqua venga eliminato, specie nella nostra città, che soffre parecchio per la carenza nei rubinetti di casa, dovuta anche alla diminuzione della portata d’acqua potabile da parte della Sorical, che nei mesi scorsi ha diminuito appunto la portata, vantando un insoluto da parte dell’Amministrazione Falcomatà, di circa 5 milioni di euro».

«E tutto ciò di fronte ad uno spreco di acqua potabile dai pozzetti, per il quale, la Sorical, pretende giustamente il pagamento, che si ripercuote sulle bollette salatissime che i Cittadini pagano per il servizio idrico. Si presume, che le suddette perdite, possano essere anche di acque reflue (fognarie), ed in questa ipotesi, allora, ciò sarebbe pure di nocumento alla Salute Pubblica, specie in tempi attuali di pandemia! Nuccio Pizzimenti e Giuseppe D’Ascoli dunque, considerati tutti questi aspetti, sollecitano l’Amministrazione Falcomatà ad intervenire tempestivamente per la riparazione delle suddette perdite, che senza manutenzione alcuna da troppo tempo,  pregiudicano anche la sana vivibilità della città».

Pizzimenti e D’Ascoli esprimono sconcerto, affermando: «Non possiamo credere, che nessun consigliere di maggioranza, non  veda le suddette perdite idriche e le varie inefficienze persistenti in città, delle quali Falcomatà dovrebbe prendere nota, e provvedere, oppure dobbiamo pensare, che il giovane Sindaco sia così assuefatto al degrado che ci circonda, al punto di non farci più caso, lasciando la città nell’incuria e nell’abbandono, non dimenticando anche che tutt’ora, molte zone della città si trovano senza illuminazione pubblica, e per le strade e sui marciapiedi giacciono cumuli di rifiuti di ogni genere non raccolti, lasciati a fermentare, e che la cosa ormai perdura da quando è partita la fallimentare raccolta differenziata con l’improponibile metodo del porta a porta» concludono Pizzimenti e D’Ascoli.

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