giovedì,Aprile 25 2024

Decreto Rilancio, via libera del CdM. Conte: misure per 55 miliardi su lavoro, sanità, ricerca e taglio delle tasse

L'annuncio del premier in conferenza stampa. C'è anche la regolarizzazione dei migranti che lavorano nel settore agricolo

Decreto Rilancio, via libera del CdM. Conte: misure per 55 miliardi su lavoro, sanità, ricerca e taglio delle tasse

«Vi posso assicurare che ogni ora di lavoro pesava perché sapevamo di dover intervenire quanto prima. Abbiamo impiegato un po’ di tempo ma posso assicurarvi che non abbiamo impiegato un minuto di più di quello strettamente necessario per un testo cosi complesso». Si è espresso così il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo l’approvazione del dl Rilancio che prevede 25,6 miliardi di euro per i lavoratori. Il premier ha ricordato anche che per ora «i trasferimenti tra le Regioni sono congelati».

«Il decreto Rilancio arriverà in Parlamento. Con le forze di maggioranza ma spero anche con l’opposizione mi auguro che il decreto possa essere migliorato» ha aggiunto il premier. «C’è un Paese in grande difficoltà – ha continuato il presidente del Consiglio – quella di oggi è la manovra per fronteggiare questa fase che contiene delle premesse perché questa fase di ripartenza possa concretizzare una prospettiva di ripresa economica e sociale».

«Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per una pronta ripartenza – ha precisato Conte, come riportato dall’Ansa – . Aiutiamo le famiglie che hanno figli, abbiamo un reddito di emergenza. Per i lavoratori le risorse sono cospicue, sono pari a 25,6 miliardi di euro. Introduciamo misure di rilancio e sostegno alle imprese per orientare l’economia ad una pronta ripartenza, c’è anche il reddito di emergenza per le fasce che hanno bisogno di una maggiore protezione e tagliamo 4 miliardi di tasse».

«Ci sono 15-16 miliardi alle imprese – ha proseguito Conte – che verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi. Tagliamo in pratica 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato» con lo stop alla rata Irap di giugno.

«Per gli autonomi e i professionisti iscritti alle gestioni separate Inps arriveranno 600 euro subito, perché saranno dati a chi ne ha già beneficiato. Spero possano arrivare nelle prossime ore, quando il decreto andrà in Gazzetta ufficiale, poi ci riserviamo di integrarli con un ristoro fino a 1000 euro. Dobbiamo semplificare e fare in modo che arrivino in modo semplice, rapido, veloce» le risorse stanziate. «Abbiamo pagato l’85% di cassa integrazione, quasi 80% di bonus autonomi, misure per 4,6 milioni di lavoratori. Abbiamo lavorato per rendere meno farraginosi i passaggi e confidiamo di recuperare il tempo perduto, avendo snellito la procedura». Ci sono poi 1,4 miliardi per università e ricerca e l’assunzione di 4000 nuovi ricercatori.

«Confidiamo di erogare gli ammortizzatori ancora più speditamente di come accaduto fino ad adesso. Non ci sono sfuggiti i ritardi e cerchiamo di rimediare. Per la sanità c’è un intervento cospicuo, pari a 3 miliardi e 250 milioni».

È «corposo» il pacchetto turismo nel decreto Rilancio, con un tax credit «fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. La prima rata Imu è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari. Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap anche grazie alla collaborazione con Anci. E c’è un occhio di attenzione per i nostri artisti». Per l’occupazione di suolo pubblico «Bar e ristoranti non pagheranno la Tosap, grazie alla collaborazione con l’Anci».

Sulla regolarizzazione degli stagionali «non si è consumata una battaglia cruenta, è un provvedimento complesso, che richiedeva una attenta valutazione. Da parte del M5S è stato richiesto un supplemento di valutazione, anzi vorrei ringraziare il Movimento 5 Stelle perché abbiamo approfondito alcuni aspetti». «Non è un problema di numeri, è di sostanza. I principi – ha spiegato il premier – esiliano qualsiasi considerazione sui numeri delle regolarizzazioni. E’ un risultato importante e anche una battaglia di civiltà. Non ho fatto uno studio esatto dei numeri ma sono numeri molto più limitati» di 600mila migranti da regolarizzare. «Se ci abbandonassimo alle comparazioni, credo che i governi di centrodestra abbiano regolarizzato 877 mila migranti, quelli di sinistra oltre 500mila. Se sono numeri sbagliati chiedo preventivamente scusa. Ma non è un problema di numeri, è di sostanza».

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