venerdì,Marzo 29 2024

Elezioni comunali, centrodestra in ritardo e in confusione. Tensione tra Fi e i sovranisti

Fdi e Lega vogliono vederci chiaro dopo le candidature di disturbo di Bombino e Zagami. Cannizzaro cerca il profilo unitario ma adesso il tempo gioca dalla parte di Falcomatà

Elezioni comunali, centrodestra in ritardo e in confusione. Tensione tra Fi e i sovranisti

Continua a rimbalzare la voce che parla di un anticipo delle elezioni comunali rinviate per l’emergenza Covid-19. Palazzo San Giorgio è in regime di prorogatio dallo scorso mese di novembre  e avrebbe dovuto rinnovare la propria guida nel mese in corso.

Possibile anticipo della data

La prossima finestra sarebbe tra il 15 settembre e il 15 dicembre. Qualcuno, però, inizia ad ipotizzare già domenica 13 come possibile data o, al massimo, il 20. Il timore è quello di evitare la possibile seconda ondata del virus prevista in autunno. Da capire, infine, se la data prescelta sarà relativa alle comunali o accorperà anche le regionali e il referendum.

In ogni caso la campagna elettorale può dunque considerarsi cominciata. Al momento l’unico che lo ha perfettamente capito è il sindaco uscente Giuseppe Falcomatà che prima dell’emergenza sanitaria aveva presentato alcune liste civiche e ha moltiplicato la sua presenza sui social e per le strade durante tutto il periodo del lockdown. E’ stato ampiamente criticato per il suo iper-presenzialismo strumentale, ma di sicuro ci ha messo la faccia. Ha anche molti problemi da risolvere, però, che potrebbero metterlo in difficoltà: dall’emergenza rifiuti alle enormi difficoltà di bilancio. Ha incassato comunque il via libera dal Pd, cosa non avvenuta per Mario Oliverio alle regionali, e da ultimo ha avuto la benedizione ufficiale anche da Pierluigi Bersani, presidente di Articolo Uno, durante una diretta facebook con i dirigenti calabresi di qualche giorno fa.

La corsa di Pazzano

Outsider sicuro di arrivare fino al traguardo è Saverio Pazzano, alla guida del movimento “La Strada” imparentato con il civismo di Luigi De Magistris. Anche lui in campo da lungo tempo e convinto di poter erodere consenso da sinistra a Giuseppe Falcomatà.

Marcianò ancora in bilico

Chi non può permettersi di perdere altro tempo prima di decidere il da farsi è Angela Marcianò, ex assessore alla Legalità della giunta Falcomatà, che prima dell’emergenza sanitaria aveva raccolto i suoi per una prima conta. Il tempo, però, non gioca a suo favore e decisioni urgono.

Destra in confusione

Chi rischia, invece, di gettare al vento le proprie possibilità di vittoria è il centrodestra che continua a cincischiare ed è ancora senza candidato. Gli scontri nazionali tra le posizioni moderate di Forza Italia, assunte per volere di Silvio Berlusconi, e l’ala sovranista della coalizione composta da Fdi e Lega rischiano di avere ripercussioni anche in Calabria e l’onda lunga della vittoria delle regionale del 26 gennaio potrebbe avere perso vigore. Non giocano poi a favore del centrodestra le spinte dell’area ex scopellitiana che continua a sostenere la candidatura di Giuseppe Bombino. Da ultima anche l’uscita di Paolo Zagami, non si sa quanto pilotata, che ha dato la propria disponibilità a candidarsi ha aumentato la confusione dell’area. E nei prossimi giorni è previsto anche il debutto di un movimento di Giuseppe Sergi, fuoriuscito da Reggio Futura.

Il commissario provinciale di Forza Italia Francesco Cannizzaro ha scelto la strada della prudenza, ma adesso è arrivato il momento delle decisioni, sempre un nome di un candidato unitario esista veramente. Torna a farsi il nome dell’ex prefetto Franco Musolino, che pure aveva smentito un suo interesse nei mesi scorsi, ma che incarnerebbe l’identikit del candidato di superamento, non appartenente ad un partito, in grado di unire il centrodestra. Ma Lega e Fratelli d’Italia cominciano a vedere come il fumo agli occhi lo strapotere di Forza Italia. Lo hanno confermato alla Regione dove hanno imposto le condizioni per la creazione della nuova Commissione. E adesso non è più così sicuro che confermino all’interpartitica, di cui si aspetta ancora la convocazione, la loro volontà di non rivendicare il sindaco di Reggio. Il tempo, insomma, comincia a giocare a favore di Falcomatà.

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