giovedì,Aprile 18 2024

Bandiera blu a Siderno, i dubbi dell’osservatorio cittadino: «Troppi i rifiuti ancora in strada»

L'appello del presidente Tino ai commissari: «Vigilare sulle discariche a cielo aperto e sanzionare gli incivili»

Bandiera blu a Siderno, i dubbi dell’osservatorio cittadino: «Troppi i rifiuti ancora in strada»

«La recente notizia dell’assegnazione della bandiera blu a Siderno ha scatenato una ridicola gara a rivendicare i meriti di questo traguardo tra passata amministrazione ed attuale gestione commissariale. Ma, se la bandiera blu è un riconoscimento che premia la gestione sostenibile del territorio e non solo la depurazione delle acque, possiamo dire che la cosa che accomuna le ultime due gestioni del comune è stato il volere ottenere l’ambita bandiera a tutti i costi, con azioni buone ad ottenere punteggio ma del tutto inefficaci nella realtà». Ad affermarlo in una nota è il presidente dell’osservatorio sui rifiuti di Siderno Mariarosaria Tino.

«E se l’amministrazione Fuda, per ottenere punteggio, è stata in grado di sperperare 400 mila euro per una pista ciclabile dal tracciato inutile e mai collaudata, varare un progetto di raccolta differenziata mai realizzato in pieno (pensiamo alla tariffazione puntuale con il controllo Rfid dei conferimenti di indifferenziata) e poco altro, i commissari ne hanno proseguito l’opera concentrandosi su blande manifestazioni a sfondo ecologico ma senza sufficienti azioni concrete in materia di tutela del territorio e sostenibilità. Dalla gestione commissariale ci saremmo aspettati un approccio diverso nell’affrontare le annose problematiche ambientali».

«Lungi dal volere entrare in futili polemiche, l’Osservatorio vuole rammentare alla gestione commissariale la reale situazione del paese e stimolare, come ha sempre fatto, la soluzione delle problematiche ancora irrisolte. Pertanto ricordiamo ai signori Commissari che il paese, nonostante le rassicurazioni pronunciate nell’ultimo incontro pubblico con i cittadini, continua a non essere dotato di una vera isola ecologica (a dire il vero anche quella finta, usata come punto di raccolta degli ingombranti, continua ad essere chiusa). Eppure i centri di raccolta dei rifiuti che non rientrano nelle categorie della differenziata sono un servizio obbligatorio, e fondamentale, nei paesi in cui si effettua la raccolta porta a porta».

«Chiediamo ai commissari di sfruttare l’attuale periodo di rigido controllo del territorio dovuto all’emergenza Covid-19 chiedendo alle forze dell’ordine di vigilare e sanzionare i numerosi incivili che continuano ad abbandonare i rifiuti nelle pubbliche vie. Rivolgiamo un appello affinchè le fiumare del territorio, divenute vere e proprie discariche a cielo aperto, vengano bonificate e messe in sicurezza. Auspichiamo che si effettui un monitoraggio costante e si intervenga puntualmente sui sollevamenti del sistema di raccolta degli scarichi fognari che spesso vanno in tilt rilasciando i liquami in mare per giorni e giorni prima che la ditta preposta risolva il guasto».

«In vista della stagione estiva, pretendiamo che le spiagge siano veramente attrezzate come richiede il riconoscimento della bandiera blu con docce decorose e dotate di rubinetti a tempo in modo da evitare gli sprechi d’acqua, che i bidoni della raccolta differenziata collocati in spiaggia vengano svuotati quotidianamente e che gli interventi in spiaggia da parte dei mezzi meccanici siano limitati per tutelare le specie protette che sulle spiagge nidificano».

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