giovedì,Marzo 28 2024

Il gruppo “Bagnara aperta” fa i conti in tasca al Comune avanzando proposte per «evitare il baratro»

Si torna a parlare di federalismo fiscale dopo che diverse proposte sono «finite nel dimenticatoio»

Il gruppo “Bagnara aperta” fa i conti in tasca al Comune avanzando proposte per «evitare il baratro»

Il gruppo Bagnara Aperta ritiene doveroso tornare sull’argomento Federalismo Fiscale.

«A Febbraio avevamo inviato una lettera all’amministrazione comunale chiedendo che si facesse ricorso per la ripartizione del Fondo di solidarietà comunale, essendo il comune di Bagnara penalizzato. Purtroppo quest’ultima, come sempre, ha fatto cadere la nostra proposta nel dimenticatoio. 

Ricordiamo che anche un Consigliere di Rinascita per Bagnara, cioè Santina Parrello, si era esposta al riguardo chiedendo informazioni, in seguito l’emergenza covid-19 ha bloccato in parte tutto.  Dall’amministrazione comunale nessuna risposta, quindi vorremo capire quali sono le motivazioni ufficiali e tecniche che hanno portato l’amministrazione a scartare questa nostra proposta?

Abbiamo appreso dal sindaco di Cinquefrondi, durante un incontro social da noi organizzato, che a far ricorso sono stati ad oggi più di trecento comuni e che il ricorso è stato preliminarmente accettato, in più a Cinquefrondi già da quest’anno in seguito al loro ricorso sono state erogate delle somme in più, anche se non ancora quanto per legge gli dovrebbe toccare. 

Rimanendo al nostro comune cerchiamo nuovamente di spiegare con dati ufficiali il motivo per cui insistiamo su questa strada: il comune di Bagnara versa come quota di alimentazione F.S.C. 2020 una parte dell’I.M.U. pari a €193.506,77 e riceve dal fondo €1.823.019,74.

La spesa standard stimata nel 2016 dalla SOSE per il comune di Bagnara è pari a €4.953.346,24, la somma della C.F. e della quota del riparto del F.S.C. destinata al comune di Bagnara è €4.217.979,74. 

Vi è quindi una differenza di €735.366,5 che il Comune di Bagnara Calabra percepisce in meno rispetto al suo fabbisogno standard. Inoltre, bisogna ricordare che nel calcolare il Fabbisogno standard di un territorio non si tiene conto della variabile più importante ai fini di un’equa perequazione, cioè i LEP.

Il comune di Bagnara C. con un adeguato calcolo del Fabbisogno standard, calcolato sulla base dei LEP, molto probabilmente si troverebbe a dover percepire in più rispetto ad oggi non solo €735.366,6, ma una quota ancora più alta.

Da questi calcoli si evince che non stiamo parlando di poche risorse economiche, ma di centinaia di migliaia di euro, che potrebbero dare linfa vitale al bilancio comunale e quindi a tutto il paese, ma oltre che per una questione economica, riteniamo che sia necessario accodarci come Comune in questa battaglia, per una questione di equità e giustizia sociale, facendo nostra una battaglia che riguarda migliaia di comuni del meridione. 

Bisogna cercare di fare il possibile per invertire la rotta verso il baratro che Bagnara, la Calabria e in generale il sud hanno preso e anche un semplice ricorso di un comune può fare tanto. 

Chiediamo quindi al Sindaco e all’amministrazione di tenere conto di questa nostra proposta e in caso negativo di giustificare il motivo per cui non si è voluta percorrere questa strada. A volte seguire qualche consiglio esterno può giovare all’intera cittadinanza e l’abbiamo visto sull’emergenza rifiuti». 

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