giovedì,Aprile 25 2024

Caso vitalizi, Patto Civico: «Un privilegio ingiustificato»

Il coordinamento del laboratorio politico reggino: «La norma in questione sia abrogata»

Caso vitalizi, Patto Civico: «Un privilegio ingiustificato»

«I costi della politica sono da tempo oggetto di sdegno da parte dei cittadini che, specie in circostanze difficili come quelle attuali, vorrebbero prevalesse il buon senso e la sobrietà». Così in una nota il coordinamento del laboratorio politico Patto Civico di Reggio Calabria

«E’ di questi giorni la notizia che in Calabria i vitalizi regionali saranno percepibili anche in caso di conclusione anticipata del mandato di consigliere regionale grazie alla modifica dell’apposita legge».

«La proposta è stata avanzata nell’ultima seduta di Consiglio regionale dai capigruppo di maggioranza ed opposizione; il testo approvato all’unanimità. Colpisce che i vari partiti su argomenti di rilievo non convergano quasi mai, ma in questo caso lo abbiano fatto subito e di comune accordo. Per introdurre un privilegio ingiustificato».

Con gli atti deliberativi i nostri rappresentanti operano le loro scelte politiche in nome di un mandato ricevuto e non risulta ammissibile che queste vengano assunte, nell’interesse personale o con superficialità, perché gli effetti ricadono sui cittadini che ormai stanno diventando attenti e consapevoli.

«La norma votata consentirebbe ai consiglieri che non completano la consiliatura, in caso di annullamento dell’elezione, di versare i contributi per cinque anni ed accedere al vitalizio, reintrodotto, sempre all’unanimità, nella scorsa legislatura (ora cd indennità differita). Ma se l’elezione venisse annullata a quale titolo competerebbe?».

Dall’inizio della consiliatura sono stati convocati pochissimi consigli a causa della pandemia. Chiediamo a tutti i consiglieri regionali di votare con quella coscienza e responsabilità che ad oggi è mancata. Perché è questo il mandato che vi è stato affidato. E voi lo avete disatteso. In questo caso, in particolare, chiediamo che la norma in questione venga abrogata».

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