venerdì,Aprile 19 2024

Elezioni comunali, Cannizzaro chiama alle armi. Lega e Fdi costretti ad obbedire

Prove tecniche di tenuta alla presentazione della lista di "Stanza 101". C'è anche il rischio di sbilanciare a destra la coalizione e perdere il candidato sindaco "dal profilo istituzionale" fin qui indicato

Elezioni comunali, Cannizzaro chiama alle armi. Lega e Fdi costretti ad obbedire

Ci sta provando in ogni modo Francesco Cannizzaro a tenere insieme la coalizione di centrodestra e ad allargarla senza perdere il proprio ruolo da leader assoluto. Nelle ultime giornate ha realizzato ulteriori due colpi che dovrebbero, almeno nelle sue intenzioni, portare frutto e due nuove liste in coalizione. Il primo riguarda il movimento “ReAttiva” fondato da Giuseppe Sergi che abbandonato l’area ex-scopellitiana di Reggio Futura, ancora impegnata a spingere la candidatura a sindaco di Giuseppe Bombino. La seconda riguarda la lista #AmaReggio che sarà tenuta a battesimo domani e dovrebbe essere l’incarnazione di un’altra associazione “Stanza101”, movimento di estrema destra dove si trova anche qualche conoscenza dell’epopea scopellitiana come Pasquale Morisani. Un’associazione che ha avuto un elaborato processo di elaborazione prima di sciogliere le sue riserve e che era stata vicina alla Lega per qualche tempo partecipando anche ad iniziative pubbliche con tanto di gazebo.

La presentazione del nuovo simbolo sarà occasione di fare un test di tenuta della coalizione. E’ infatti annunciata la partecipazione dei big di tutti i partiti, ma senza nessun nome. Francesco Cannizzaro inizia a chiedere dimostrazioni di fedeltà. Che sicuramente non arriveranno dalla Lega che all’incontro si presenterà con il coordinatore cittadino Emiliano Imbalzano per evitare rotture. Ma la posizione di Cristian Invernizzi e Walter Rauti su Reggio è chiara da tempo: vorrebbero fare a meno di Cannizzaro (e Cannizzaro di loro), ma in nome dell’accordo elettorale dovranno ingoiare il rospo. Il deputato di Forza Italia ne è convinto anche perché la struttura organizzativa della Lega a Reggio continua a fare acqua da tutte le parti e prove di forza sono difficili da realizzare in queste condizioni.

Anche Fdi manderà i suoi rappresentanti, ma verosimilmente si propenderà per Massimo Ripepi e non per Denis Nesci. In ogni caso il nuovo commissario inviato a Reggio da Giorgia Meloni per riparare i guasti provocati da Edmondo Cirielli, vorrebbe avere maggiore spazio. Ma tiene il freno a mano tirato per indicazioni romane. Anche lui vorrebbe un rapporto maggiormente alla pari tra i partiti della coalizione, ma dopo gli scandali che hanno travolto il partito nell’ultimo anno, non è nella condizione di fare la voce grossa. Incerto l’atteggiamento dell’Udc che con Nicola Paris e Luigi Fedele è sull’orlo di una scissione interna, considerando che il consigliere reggino è rimasto fin qui fuori dai giochi alla Regione e dovrebbe rimanere fuori anche dalle presidenze delle Commissioni.

Sui tavoli romani e regionali Cannizzaro gioca la sua partita sfruttando il ruolo da mediatore e promettendo riconoscimenti ai partiti che adesso però vogliono vedere i risultati.

Tenere insieme questa variopinta marmellata del centrodestra reggino, che spazia dall’estrema destra all’ex democrazia cristiana, non sarà semplice. Ma è un obiettivo che Francesco Cannizzaro non può fallire se davvero vuole che a guidarla sia un esponente delle Istituzioni., con grande esperienza amministrativa e fuori dai partiti. Un identikit del genere (che risponde perfettamente al nome dell’ex prefetto Franco Musolino pur se quest’ultimo si tiene fuori dalla corsa), non accetterebbe certo di guidare una coalizione chiassosa e divisa e con liste troppo sbilanciate a destra.

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