giovedì,Aprile 25 2024

Reggio dice “no” al razzismo. In piazza perchè non ci sia più nessun George Floyd

Riflessione ed unità contro le disuguaglianze. Tanti gli studenti ed i ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa. Sono intervenuti i rappresentati delle organizzazioni presenti

Reggio dice “no” al razzismo. In piazza perchè non ci sia più nessun George Floyd

Otto minuti in ginocchio. Un gesto simbolico che scandisce e misura l’odio e indifferenza si impossessano dell’umanità, intesa come compassione. Otto minuti e 46 secondi di abuso di potere, il tempo che George Floyd, qualche settimana fa, ci ha messo a morire sotto scacco dei poliziotti: uno lo teneva e gli altri non hanno fatto nulla per fermarlo. Anche dalla Città dello Stretto arriva la condanna di ogni forma di razzismo e la solidarietà a tutte le vittime dell’ingiustizia sociale e delle diseguaglianze.

All’iniziativa di ieri pomeriggio a piazza Italia, promossa da Potere al Popolo Reggio Calabria, C.S.C. Nuvola Rossa e Co.S.Mi. (Comitato Solidarietà Migranti) hanno aderito realtà associative, culturali e politico-sindacali della città, tra le quali USB, Non Una di Meno, Reggio Bene Comune, FLC-CGIL, FGC, Proteo Fare Sapere, Associazione Culturale Magnolia, Action Aid, Associazione La Cosa Pubblica, UDI, Anpi, Action Aid.

Le diseguaglianze aumentano

Perché come un’onda l’urlo della disuguaglianza parte dall’America e contagia il mondo. Forse è specchio del fatto che la pandemia ha sollevato il velo che chiudeva le coscienze ed impediva di vedere la realtà. Un’immagine che non si riferisce al 25 maggio, la data di uccisione di Floyd, ma che si era presentata mesi prima, come i video di violenza ed assassini sui neri da parte della polizia hanno dimostrato.

Tanti gli studenti ed i ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa. Sono intervenuti i rappresentati delle organizzazioni presenti. Commovente l’intervento di un ragazzo di colore che ha confessato di sentire un forte amore nel suo cuore e intorno a lui. e poi ci sono le tematiche legate al razzismo: la legge sulla cittadinanza ancora ferma, la situazione del caporalato.

Il potere della diversità

Siamo tutti uguali o forse no, siamo tutti diversi, ma ognuno risplende nella sua diversità. La diversità ha questo grande dono di accomunare, contrariamente a quanto si possa pensare. E quello di ieri è stato un momento di unità tra persone, cuori che battono, senza divergenze, senza parole. Tutto mantenendo rigorosamente le distanze.

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