giovedì,Aprile 25 2024

Reggio Calabria, l’allarme di Legambiente: «Fermare la potatura in Viale Aldo Moro»

Il circolo reggino ha inviato al Comune la richiesta di interrompere immediatamente gli interventi. «Effetti devastanti sull'avifauna»

Reggio Calabria, l’allarme di Legambiente: «Fermare la potatura in Viale Aldo Moro»

Il circolo Legambiente “Reggio Calabria Città dello Stretto” ha inviato al sindaco Falcomatà, all’assessore all’Ambiente Neri, al Presidente della Castore Giuseppe Quattrone e al Gruppo Carabinieri Forestali di Reggio Calabria, la richiesta di interrompere con effetto immediato gli interventi di pulizia e radicale potatura di numerose palme nella zona di Viale Aldo Moro e nelle adiacenze del piazzale delle Officine Omeca in corsoin questi giorni.

«Infatti – si legge in una nota – sono evidentemente devastanti gli effetti sull’avifauna che nidifica in questo periodo su quegli alberi, una vera e propria strage di uova e di pulcini. Basterebbe, infatti, posticipare solo di poco più di un mese l’intervento di potatura per consentire il completamento del ciclo riproduttivo di queste specie, che finirà a metà del mese di luglio, tutelando un ciclo biologico così importante in termini ambientali».

«I biologi concordano sul fatto che la riproduzione degli uccelli sia fra i più complessi cicli produttivi presenti nel genere animale. Infatti, si comprende l’importanza che ha per la riproduzione degli uccelli l’integrità del nido, destinato alla deposizione e alla cova delle uova. Inoltre, nelle specie che hanno nidificato sulle palme i pulcini, essendo “prole inetta”, hanno bisogno delle costanti attenzioni dei genitori che devono fornirgli cibo e protezione fino alla loro completa autosufficienza».

«Inoltre, per quanto riguarda gli interventi di potatura, sulle palme normalmente si effettua la “sfrondatura”, poiché dal punto di vista fitosanitario sarebbe consigliabile evitare le potature eccessive, come è avvenuto negli interventi già effettuati, poiché le foglie mature rappresentano una protezione per quelle più giovani da freddo, eventi meteorici violenti, correnti salmastre e dall’attacco di agenti patogeni, ma anche e soprattutto per ridurre il rischio di attacco del Rhynchophorus ferrugineus, conosciuto anche come Punteruolo Rosso(che se insediato porta velocemente alla morte l’esemplare)».

«Questo tipo di intervento, secondo gli esperti, si effettua indifferentemente in primavera e in estate, e per motivi di sicurezza o per motivi di tipo fitosanitario il periodo di intervento più indicato è nei mesi più caldi di luglio-agosto. Pertanto, non potendosi considerare legittimo l’intervento in corso, Legambiente, facendo propria la preoccupazione e l’indignazione di molti cittadini, si appella al buon senso chiedendo di eseguire gli interventi programmati tra un mese per consentire il completamento del ciclo riproduttivo degli uccelli che hanno nidificato, che, come già detto, si completerà a metà del mese di luglio».

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