sabato,Aprile 20 2024

Locri, Calabrese: «Su Sainato mirato e inqualificabile gioco politico»

Il primo cittadino: «Inaccettabile e grave quanto accaduto ieri in concomitanza del Consiglio regionale»

Locri, Calabrese: «Su Sainato mirato e inqualificabile gioco politico»

di Giovanni Calabrese*

«Voglio esprimere piena solidarietà a Raffaele Sainato, consigliere regionale della Calabria, vittima di uno squallido, mirato e inqualificabile gioco politico. Lo faccio come leader del gruppo di “Tutti per Locri” e come sindaco della città che ha per lunghi sette anni condiviso il percorso politico con Sainato».

«Si dice che il fine giustifica i mezzi – afferma Giovanni Calabrese-. In questo caso, però, i “mezzi” utilizzati non trovano alcuna giustificazione».

«La posizione dell’Amministrazione comunale che guida la Città di Locri dal 2013 e di Raffaele Sainato, oggi consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicesindaco emerito, sul contrasto alla criminalità organizzata è a tutti nota.

Oggi, coincidenza gli articoli apparsi sui giornali, per beceri motivi politici vengono artatamente utilizzate alcune intercettazioni datate nel tempo – elezioni comunali 2013- e già oggetto di giusta e approfondita verifica da parte degli inquirenti. Proprio i risultati di tale indagine hanno confermato – ribadisce e chiarisce Calabrese- che non esiste il minimo coinvolgimento di Raffaele Sainato e di altri amministratori in alcun procedimento giudiziario. Si evidenzia che proprio nel processo “Mandamento Ionico” l’Amministrazione è considerata parte offesa e si è costituita parte civile». 

«Stessa cosa – continua il primo cittadino- nel processo “Riscatto” nato grazie alle circostanziate denunce di chi con impegno, coraggio e sacrificio amministra la città da sette anni». 

«Inaccettabile e grave, dunque, quanto accaduto ieri in concomitanza del Consiglio regionale. Il contrasto alla ‘ndrangheta è un sentimento e un valore. Si fa quotidianamente non con iniziative demagogiche e con commissioni prive di potere, ma con azioni reali e concrete. 

In tale direzione l’Amministrazione comunale di Locri si è sempre impegnata a contrastare ogni illegalità, denunciando e combattendo quotidianamente, proponendo azioni di percorsi da condividere con agenzie del territorio e con altri organi istituzionali, conferendo, anche la cittadinanza onoraria a Don Ciotti, simbolo di riscatto ed esempio da seguire. Locri, oggi, può certamente rappresentare un esempio virtuoso che altri dovrebbero seguire e non lo diciamo a parole ma con i fatti, con le azioni e ripeto con le denunce; condividiamo un progetto di legalità rafforzato dal lavoro stimato e apprezzato delle Forze dell’Ordine a cui vanno ogni giorno i nostri ringraziamenti».

«Della nostra storia, dei nostri sentimenti, della nostra azione e del nostro percorso parlano i fatti- chiosa Calabrese- I politici nazionali e regionali, che poco conoscono il percorso personale e politico degli interessati, invece di cercare di screditare con deprecabili iniziative chi ha già dato ampia dimostrazione delle proprie scelte, dovrebbero forse iniziare a dedicarsi ai problemi dei territori sempre più abbandonati senza cadere nella trappola di sterili polemiche e insinuazioni pesanti e diffamatorie».

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