martedì,Aprile 16 2024

Mercato di Largo Botteghelle: «Gli imprenditori non sono stati messi in condizione di lavorare»

La denuncia di Confcommercio, Confesercenti e dei rappresentanti dei commercianti: l'ordinanza sindacale disponeva l'apertura entro e non oltre il 4 giugno

Mercato di Largo Botteghelle: «Gli imprenditori non sono stati messi in condizione di lavorare»

Dobbiamo purtroppo constatare che la proficua interlocuzione avviata con l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria per la riapertura e la riorganizzazione dei mercati cittadini, ha subito una battuta d’arresto. Questa la dichiarazione congiunta dei presidenti provinciali di Confesercenti e Confcommercio Claudio Aloisio e Gaetano Matà. Insieme a loro anche i presidenti delle categorie afferenti alle due associazioni Enzo Andiloro per Fiva Confcommercio e Domenico Borrello per Anva Confesercenti.

Il mercato di Largo Botteghelle, che avrebbe dovuto riaprire venerdì 12 giugno, è rimasto sbarrato agli operatori i quali, una volta arrivati, hanno dovuto prendere atto che per un ritardo, dovuto ad un’evidente “inceppamento” della macchina burocratica comunale, non era stata concessa l’autorizzazione all’apertura.

«Eppure, durante l’ultima riunione a Palazzo San Giorgio – afferma Gaetano Matà – avevamo ricevuto rassicurazioni sulla possibilità che da venerdì il mercato avrebbe potuto finalmente essere operativo».

«La cosa incomprensibile – prosegue Claudio Aloisio – è che c’è un’ordinanza sindacale del 28 maggio che dispone la riapertura dei mercati entro e non oltre la data del 4 giugno. Oggi siamo al 12 e ancora gli imprenditori non sono stati messi in condizioni di lavorare».

Continuano Andiloro e Borrello – stamani siamo arrivati all’area mercatale fiduciosi di poter, dopo questa lunga chiusura forzata, ripartire con le nostre attività. Abbiamo invece trovato i vigili urbani i quali ci hanno comunicato che non esisteva alcuna autorizzazione per fare ciò. Con il senso di responsabilità che ha sempre caratterizzato l’agire degli operatori regolari e autorizzati che rappresentiamo, pur nell’esasperazione di chi continua a subire un ingiusto impedimento all’espletamento del proprio lavoro, abbiamo preso atto della situazione e provveduto immediatamente a liberare l’area.

Ci chiediamo però: questa puntigliosità nel far rispettare le regole che peraltro, in questo specifico caso, sono ingiustificate e frutto di una gestione inefficiente degli uffici comunali e della società in house incaricata di realizzare i lavori per la messa a norma delle aree mercatali, perché non la vediamo anche nei confronti dei tanti venditori abusivi che, non rispettando alcuna norma e non pagando alcun tributo, operano nell’illegalità senza che nessuno verifichi. Nei mercati di Catona e Gallico ancora formalmente chiusi, ad esempio, sono presenti operatori non autorizzati da almeno 4 settimane. È un paradosso inaccettabile che siano penalizzati coloro che lavorano rispettando la legge mentre, chi non lo fa, gode di una sorta di immunità dovuta ai mancati controlli.

Gli imprenditori che lavorano nei mercati sono piccole realtà che traggono il loro unico sostentamento dalla vendita giornaliera – incalza Aloisio – si dovrebbe avere più buon senso nel governare le situazioni in un momento così difficile. Anche la vicenda del mercato di Botteghelle di questo venerdì avrebbe potuto essere gestita meglio per permetterne l’apertura.

«Noi siamo per la legalità sempre e comunque – gli fa eco Matà – e siamo costantemente disponibili ad un’interlocuzione costruttiva con le istituzioni per trovare soluzioni efficaci e condivise. Dobbiamo però tutelare e supportare chi lavora onestamente e in questo caso dispiace constatare che, per un’evidente mancanza della controparte pubblica, gli operatori regolari sono stati per l’ennesima volta ingiustamente penalizzati».

top