giovedì,Marzo 28 2024

Festa Reggina, Forza Italia: «Falcomatà adesso incolpa persino Prefetto e Questore. Ma non era lui lo sceriffo?»

I consiglieri forzisti del Comune e Lamberti della Città metropolitana: «È ipocrita che si consentano le feste in piazza e non si autorizzino i matrimoni, la cui filiera muove solo in Calabria decine di migliaia di lavoratori e un indotto milionario»

Festa Reggina, Forza Italia: «Falcomatà adesso incolpa persino Prefetto e Questore. Ma non era lui lo sceriffo?»

«Il Sindaco di Reggio Calabria ha evidentemente smarrito anche il lume della ragione: sulla festa della Reggina degenerata in un assembramento all’Arena dello Stretto “Ciccio Franco”, Falcomatà incolpa Prefetto e Questore e se ne lava le mani». In una nota Mary Caracciolo (Capogruppo FI al Comune di Reggio Calabria), Lucio Dattola, Pasquale Imbalzano, Eduardo Lamberti Castronuovo (Consigliere Città Metropolitana di Reggio Calabria)

«Come Ponzio Pilato: “Rispetto al controllo delle misure anti-Covid, i comuni non hanno poteri e responsabilità”, ha detto il Sindaco smentendo se stesso. Siamo forse matti a ricordare che proprio Falcomatà, facendosi riprendere con tanto di mi-crofono, andava in giro per la città durante il lockdown a fare lo sceriffo e il controllore anti-Covid, redarguendo i (pochi) cittadini che trasgredivano le regole, andando a cercarli nei quartieri più difficili e disagiati?

Se, quindi, i Comuni non hanno poteri e responsabilità sul controllo delle misure anti-Covid, perchè Falcomatà per due mesi ha fatto le scenate con i video su facebook mentre personalmente controllava che venissero rispettate le misure anti-Covid? Era solo propaganda per gli allocchi, evidentemente, oppure ammesso che facesse bene a comportarsi da sceriffo, allora gli è sfuggito qualcosa per la festa della Reggina di ieri sera all’Arena. Delle due, l’una”. Lo affermano, in una nota, i consiglieri comunali di Forza Italia Mary Caracciolo, Lucio Dattola, Pasquale Imbalzano e il consigliere metropolitano Eduardo Lamberti Castronuovo.

«Il Sindaco – aggiungono i consiglieri – ha toccato il fondo quanto ha incolpato Prefetto e Questore, dicendo che avrebbero fatto un accordo con gli Ultras – circostanza su cui già di per sé ci permettiamo di nutrire qualche dubbio – e che avrebbero dato l’ok ad una manifestazione fidandosi della tifoseria organizzata. Consapevoli della serietà degli organi che rappresentano lo Stato sul territorio, dubitiamo fortemente che Prefettura e Questura abbiano autorizzato gli Ultras “sulla fiducia”. Si tratta di un’accusa gravissima ai massimi organi dello Stato. Ricordiamo, invece, che il nostro Sindaco è quello che il 30 Aprile aveva cassato un’ordinanza della Regione Calabria che consentiva le aperture dei locali con i tavolini all’aperto.

Un’ordinanza in piena sicurezza, che infatti non ha provocato neanche un contagio nei comuni che l’hanno adottata, e che a Reggio ha scatenato l’ira di Falcomatà che accusava il Governatore Santelli colpevole di non garantire la salute pubblica. E così il Sindaco che per anni ha giustificato tutte le proprie incapacità prendendosela con i suoi predecessori, adesso non sa più contro chi scagliarsi e ognuna che ne combina, individua un colpevole estraneo: per la spazzatura è stata la Santelli, per la festa della Reggina sono Prefetto e Questore, adesso ci aspettiamo che per qualche altra scivolata, dia la colpa ad Angela Merkel o Donald Trump. Neanche i bambini.

Piuttosto, ci auguriamo che quanto accaduto sul Lungomare non provochi alcuna conseguenza. È condivisibile la rabbia di tutte quelle filiere produttive costrette ad essere ancora bloccate per norme ultra-restrittive mentre ogni due giorni c’è qualche manifestazione di piazza con assembramento. È ipocrita che si consentano le feste in piazza e non si autorizzino i matrimoni, la cui filiera muove solo in Calabria decine di migliaia di lavoratori e un indotto milionario. Se questi comportamenti non determineranno nuovi contagi, sarà giunto il momento di riaprire anche tutto ciò che ancora rimane chiuso», concludono i consiglieri.

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