Reggio Calabria: entusiasmo alla villa comunale per la prima tappa del Derive festival
Festa della musica: il concerto della Rhegium jazz orchestra rompe il silenzio dopo i mesi di chiusura. Un ricordo per le vittime del covid
La musica è tornata a Reggio Calabria, ieri sera con la prima tappa del Derive festival, organizzato dall’associazione Laboratori musicali di Teresa Mascianà. Giunto alla terza edizione il primo festival di trekking urbano legato alle forme d’arte si è aperto con il concerto della Rhegium jazz orchestra, preceduto, in apertura dall’esibizione jazztronic (Perdido Scarcella).
E dopo questi mesi di silenzi e di chiusure il coraggio del festival e la voglia di ricominciare della sua fondatrice è stato premiato: la città dello Stretto ha risposto con entusiasmo all’appello partecipando alla villa comunale “Umberto I” alla “Festa della musica”, che si celebra ogni anno il 21 giugno.
Un evento col patrocinio del Comune di Reggio Calabria (assessorato alla valorizzazione del patrimonio culturale e assessorato all’ambiente), Siae, Mibact e Aipfm. Voglia di ricominciare a fare musica e a goderne ma nessuno dimentica l’inferno nel quale si è ritrovato il Paese mesi passati: in apertura c’è stato un omaggio alle vittime del covid 19, una composizione offerta da I fiori di Desna di Enzo De Stefano.
Dopo aver ringraziato il Comune e l’assessore alla valorizzazione del patrimonio culturale Irene Calabrò, senza la quale la manifestazione non si sarebbe potuta svolgere, e ancora la Città metropolitana, l’assessorato all’ambiente, col dirigente al settore, Salvatore Zucco, Mascianà emozionata ha spiegato «Non mi sembra vero: torno a fare il mio lavoro ed è una sensazione meravigliosa. È bellissimo essere tutti insieme, ma non abbassiamo la guardia». Il concerto si è svolto in maniera conforme alle prescrizioni anti covid: prenotazione dei posti, distanze e mascherine. E poi spazio alle musica con l’orchestra jazz reggina, trascinata dalla meravigliosa voce di Irma Calabrò, e i brani più conosciuti da “Fever”, “Sway” a “Don’t get around much anymore”. Una decina di pezzi che hanno fatto ballare e sognare le atmosfere fumose, fino a per chiudere con “Birdland” e un sospirato bis. Una serata in cui si è respirato tra il verde un’aria di leggerezza che in questi mesi era davvero mancata.
«Ho subito accettato la proposta di Teresa Mascianà – ha chiarito l’assessore Calabrò – il suo entusiasmo è quello degli operatori culturali della città. Lei lo ha fatto per prima e si è assunta la responsabilità di aprire le danze per la stagione estiva della nostra città. In molti avevano pensato che ripartire sarebbe stato semplice ma non lo è. Il settore artistico e culturale sta affrontando grandi difficoltà: in bonis era sottovalutato o dimenticato, e invece abbiamo sentito moltissimo la sua mancanza. Un plauso a Teresa Mascianà ed alla sua organizzazione per aver voluto dare testimonianza, in questo giorno particolare che è la festa della musica, della presenza delle continuità della sua associazione».
Ma la musica del Derive festival non finisce. Era solo un assaggio del programma che proseguirà con le tappe di luglio e di agosto, bisognerà ancora attendere qualche giorno per definire i particolari. Gli ospiti di luglio saranno i Soviet Soviet, gruppo alternative rock, gothic rock di ispirazione new wave e post-punk italiano, in pista dal 2008. Ad agosto invece spazio al cantautorato italiano con The Niro. E, sempre in agosto, un reading di e con Maura Gigliotti, sulla storia dell’abbandono di Africo vecchio “Dell’acqua e dell’oblio”.