venerdì,Marzo 29 2024

San Luca, Bartolo alla Regione: «Abbandonare noi e la città metropolitana non è la soluzione»

Ad un anno dalla sua elezione il primo cittadino scrive una lunga lettera al governatore Santelli e paventa azioni clamorose

«Ad un anno dalla mia elezione a Sindaco di San Luca, sento la necessità di indirizzarLe poche righe per condividere con Lei le difficoltà che mi trovo a dover affrontare nella gestione delle non poche problematiche che affliggono la comunità sanluchese e chiedere l’avvio di un percorso comune che aiuti questa Amministrazione Comunale. Sin dal mio ingresso nella vita politica, avevo avuto modo di verificare gli accenti positivi che indirizzavano la mia comunità a volere un cambiamento dopo anni di mancanza di un civico consenso». È l’inizio di una lunga lettera che il sindaco di San Luca, Bruno Bartolo, indirizza al presidente Jole Santelli.

«Certo sono stati difficili questi ultimi anni, ma con l’aiuto del Dott. Gullì, Commissario Prefettizio, che resterà sempre nei nostri cuori, li abbiamo vissuto tutti con una particolare assunzione di responsabilità. E proprio la consapevolezza di questa responsabilità ha rafforzato la convinzione di candidarmi a Sindaco e che oggi mi spinge ad andare avanti nonostante le innumerevoli difficoltà che ogni giorno la mia Amministrazione deve affrontare. Obiettivo chiaro ed esplicito del mio consenso alla candidatura a Sindaco in una realtà locale molto piccola e fortemente identitaria e radicata sul territorio è stato quello di potersi avvalere della collaborazione di tutte le altre Istituzioni, sostegno che inizialmente nessuno ha negato anzi ha fortemente sostenuto.

L’impegno che ho assunto con la mia comunità mi ha portato ad avere dapprima come riferimenti istituzionali la Prefettura, la Regione Calabria ed altri Enti che non hanno mai lesinato il loro aiuto istituzionale alla mia comunità. Appena insediatomi nella casa comunale mi sono direttamente confrontato con le problematiche che da sempre affliggono il territorio di San Luca; non sono mancati i momenti di difficoltà mai sfociati in insensibilità né tantomeno in contrasti ma sempre forieri di sviluppi che hanno avuto quale riferimento assoluto il bene della collettività.

La strada di Polsi è risaputo, è una questione annosa; numerosi sono stati i tavoli tecnici ove sono stati aperti valevoli canali di dialogo costruttivo e permanente tra vari Enti. Note a tutti sono le criticità nel percorrere le strade che conducono a Polsi: Farnia/Cano, Santa Maria e Vocale/Figurella e, più volte, si è cercato di ricercare le soluzioni percorribili. Nonostante il finanziamento di venti milioni di euro, ancora è in itinere l’istruttoria per l’affidamento dell’incarico per la progettazione della strada di collegamento tra la SS 106 ed il Santuario di Polsi, nulla si conosce circa la tempistica dei lavori di manutenzione dei percorsi che conducano al Santuario.

La messa in sicurezza della strada di Polsi non è la sola problematica che angoscia questa Amministrazione: sono necessari e prioritari i lavori di consolidamento del movimento franoso che ha investito il nuovo Cimitero di San Luca che giornalmente avanza sempre più e che rischia di scoperchiare molte tombe. La Scuola dell’infanzia necessita di un intervento di recupero strutturale in quanto ormai la struttura è inadeguata, sia dal punto di vista funzionale, che da quello delle nuove esigenze didattiche tanto che i bambini, prima della chiusura a causa del diffondersi del virus COVID-19, facevano lezione nel corridoio della scuola elementare.

Essenziale è anche un intervento economico per la messa in sicurezza dell’acquedotto comunale “Mente” e per un ottimale sfruttamento delle numerose sorgenti presenti sul territorio sanluchese tanto che le nostre risorse idriche potrebbero essere fonte di approvvigionamento per gli acquedotti dei Comuni limitrofi. Durante i tavoli tecnici tenutesi presso la casa comunale, ai quali hanno partecipato autorevoli rappresentanti delle varie istituzioni, ho sempre incoraggiato la possibilità di istituire un canale dedicato e permanente di dialogo con tutti gli Enti nel quale veicolare tutte le situazioni di criticità riscontrate nell’affrontare la problematica della strada di Polsi, della fiumara Bonamico, del dissesto idrogeologico del nostro territorio, della viabilità interpoderale, e, non ultimo, l’opportunità di lavoro per i nostri giovani sfruttando il vasto territorio sanluchese.

Purtroppo ancora ad oggi nessuna risposta da parte delle Istituzione interessate.
Abbiamo però l’obbligo di programmare e mettere in atto delle soluzioni a queste problematiche non solo tamponarle. Non Le nego On.le che il sogno di questa Amministrazione Comunale è quello che il Santuario di Polsi possa essere raggiunto da pullman di fedeli e turisti offrendo ad essi anche l’opportunità di conoscere la bellezza del territorio aspromontano e ricordando che il Santuario di Polsi appartiene non solo al Comune di San Luca ma anche a tutto il popolo della Calabria. Ma non solo. Altra ambizione di questa Amministrazione è quello di impegnarci affinchè le opere dello scrittore sanluchese Corrado Alvaro siano pienamente conosciute e valorizzate non solo in ambito italiano ma anche europeo.

A San Luca già da tempo opera la Fondazione Corrado Alvaro, nata con il precipuo intento di onorare la memoria dell’insigne scrittore sanluchese ma è anche un centro per lo studio delle opere alvariane e della produzione letteraria di autori meridionali contemporanei. Da ultimo il Comune ha partecipato al bando del MIBACT per la realizzazione di una casa della Cultura con l’auspicio che possa divenire punto di riferimento non solo per il territorio dell’area locrese. Sogni che purtroppo si potranno realizzare solo con la collaborazione ed il sostegno da parte di tutte le Istituzioni. Ben conscio delle difficoltà e delle possibili emergenze presenti sul territorio, tuttavia, non posso non farLe presente che continuare a lasciare sola l’Amministrazione Comunale da parte della Regione Calabria e della Città Metropolitana e delle altre Istituzioni certamente non è, né mai potrà essere una soluzione valida e vincente per il riscatto da quei luoghi comuni che, per troppo tempo, hanno visto San Luca come il centro della malavita e del malaffare.

Sono sempre stato convinto che l’impegno congiunto sia fondamentale per raggiungere buoni obiettivi al fine di valorizzare le straordinarie peculiarità della mia comunità e del territorio sanluchese. Da circa un anno la Comunità di San Luca attende concreti segnali di sostegno alle nostre difficoltà e dell’avvio di un percorso congiunto per trovare insieme, in tempi rapidi, una soluzione più condivisa e ragionevole rispetto all’attuale status quo per il bene comune e il futuro della comunità di San Luca.

Nell’esprimere le più vive preoccupazioni circa la grave difficoltà di far fronte pur con tutti gli sforzi possibili alle criticità evidenziate, lo scrivente non può fare a meno di evidenziare che di fronte alle impossibilità di dare qualsiasi tipo di risposta ai propri cittadini, si vedrà costretto ad intraprendere azioni clamorose, come segnale della assoluta indifferenza di tutte quelle Istituzioni che, un anno orsono, avevano promesso sostegno all’Ente che oggi guido».

top