Stilo, l’appello dei sindacati ai commissari: «Basta precariato tra i lavoratori del Comune»
I sindacalisti Callea e Galatti: «Mancanza di volontà per un confronto costruttivo nell'interesse dei dipendenti»
La FP CGIL dopo ripetute richieste inviate alla Commissione Prefettizia insediata presso il Comune di Stilo si trova costretta a rendere pubblica la mancanza di volontà della stessa ad un confronto costruttivo nell’interesse del territorio e dei lavoratori.
«In una fase determinante – si legge in una nota dei sindacalisti Francesco Callea e Francesca Galatti – nella quale il Governo e la Regione Calabria mettono a disposizione gli strumenti per poter finalmente definire un percorso di precariato durato un ventennio si continua a perdere tempo e risorse finanziarie».
«Si è chiesto più volte e con il massimo spirito di collaborazione di essere messi a conoscenza degli atti propedeutici alla definizione della stabilizzazione dei lavoratori ex LSU/LPU, visto che la programmazione dell’Ente non risultava chiara e mortificava i lavoratori già provati da anni di precariato e da comportamenti alquanto discutibili da parte di chi, essendo anch’esso lavoratore, avrebbe dovuto dare sostegno e comprensione invece di umiliazioni».
«Parliamo in particolare di lavoratrici donne che vengono utilizzate nei servizi di igiene ambientale; lavoro duro e difficile anche per gli uomini. Lavoratrici che non si sono mai rifiutate o defilate dai loro compiti anche lavorando per lo più in solitaria, cosa inaccettabile e alquanto “discutibile”». La FP CGIL non chiede nulla di più di quanto è previsto dalle norme, «ma sicuramente il massimo rispetto di tutti i lavoratori e le stesse prerogative per tutti, nessuno escluso».