venerdì,Marzo 29 2024

Scuola, il gruppo Bagnara Aperta: «Diritto allo studio poco tutelato»

Il movimento politico all'attacco: «Il finanziamento bocciato per il plesso "Morello" è l'emblema del fallimento amministrativo»

Scuola, il gruppo Bagnara Aperta: «Diritto allo studio poco tutelato»

Il gruppo Bagnara Aperta negli ultimi anni più volte è intervenuto sulle questioni scolastiche cittadine, ha cercato di spronare l’amministrazione comunale a programmare e gestire al meglio un settore che ha delle criticità strutturali nei propri plessi. «Purtroppo – si legge in una nota – troppe volte abbiamo dovuto constatare la superficialità e l’incapacità evidente nel tutelare il diritto allo studio dei nostri ragazzi».

«La bocciatura da parte della regione Calabria della richiesta di finanziamento per i lavori di messa in sicurezza della scuola elementare Vincenzo Morello per un importo di 4 milioni e 800 mila euro è l’emblema del fallimento che sancisce definitivamente il de profundis dello storico plesso cittadino».

«Tra l’altro bisogna dire che l’esecutivo cittadino per richiedere il finanziamento oggi bocciato dalla Regione, rinunció a 400 mila euro certi, scelta che fece storcere il naso a molti cittadini bagnaresi, una scelta che oggi appare scellerata».

«Con la delibera 78 del 21 luglio 2020 la giunta cerca di correre al riparo con un ricorso al Tribunale di Reggio Calabria e anche questo é incomprensibile visto che il ricorso si dovrebbe fare al TAR, ma comunque quando si chiariranno le idee su dove e come fare ricorso, speriamo che non sia come al solito un arrampicarsi sugli specchi e quindi un inutile spreco di denaro pubblico che dovranno pagare tutti i cittadini bagnaresi».

«Nell’ultimo consiglio comunale del 7 luglio 2020 il vicesindaco e la delegata all’edilizia scolastica hanno rivendicato l’azione dell’amministrazione comunale, il senso di responsabilità ed i risultati ottenuti, noi pensiamo che probabilmente abbiano vissuto negli ultimi tre anni in un altro paese».

«Sono gli stessi che insieme ad altri hanno ringraziato ed applaudito a piene mani l’azione della governatrice della Calabria per un presunto finanziamento di 5 milioni per il porto cittadino, purtroppo anche in questo caso abbiamo forti  dubbi e ci pare che la parolina “Bagnara Calabra” nella delibera di giunta regionale possa essere uno specchietto per le allodole, una propaganda che abbia poca possibilità di concretizzarsi».

«Per ottenere un finanziamento occorre attivare tutte le procedure necessarie e visto che sono fondi FSC 2014-2020 che il 31 dicembre 2020 (fra 4 mesi) avranno naturale scadenza, per avere una proroga dovrà essere almeno ultimata la fase di progettazione, non basta una semplice parolina su un atto».

«Insomma chiacchiere, chiacchiere ed ancora chiacchiere, ma di sostanza nulla, speriamo che dall’alto del loro sapere, in questi giorni possano spiegare ai genitori in che modo con il distanziamento sociale imposto per il COVID-19 e molti (troppi) plessi inutilizzabili programmeranno l’entrata a scuola tra circa un mese e mezzo di tutti gli alunni, o se come accade da tre anni la campanella non suonerà per tutti».

«Avevamo pensato in questa situazione difficile di proporre di mettere in sicurezza ed utilizzare i beni confiscati alla criminalità organizzata, come stanno facendo tanti altri comuni, locali che oggi sono adibiti a deposito, ma sarebbe stato inutile perché questa amministrazione  comunale é sorda e troppo piena di sé per prendere in considerazione le proposte di altri».

«Abbiamo più volte invocato le dimissioni per incapacità manifesta dell’esecutivo cittadino, incapace di incidere sui problemi del paese, oggi siamo ancora più convinti della nostra richiesta e chiediamo a tutti i cittadini bagnaresi di unirsi alla nostra protesta e di chiedere a gran voce, tutti insieme la conclusione questa misera e deprimente esperienza legislativa».

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