giovedì,Aprile 25 2024

Crollo tetto “Calipari”, l’Ancadic a gennaio aveva chiesto chiarimenti su collaudo e agibilità

Crea conferma che «il Segretariato Generale del Consiglio regionale di Reggio Calabria con nota del 22 gennaio 2020 ci comunicava che l’edificio che ospita il Consiglio regionale è stato collaudato per tale uso ed è stato rilasciato il relativo certificato di agibilità»

Crollo tetto “Calipari”, l’Ancadic a gennaio aveva chiesto chiarimenti su collaudo e agibilità

«Con riferimento al crollo del tetto della Sala Nicola Calipari la scrivente associazione aveva già chiesto al segretario del Consiglio regionale notizie circa il collaudo e l’agibilità di questa struttura. Invero con nota del 12 gennaio 2020 la scrivente associazione chiedeva al Segretariato Generale del Consiglio Regionale di Reggio Calabria di sapere se l’edificio che ospita il Consiglio regionale fosse stato collaudo per tale uso e se fosse stato rilasciato il certificato di agibilità dei locali».

A scrivere è Vincenzo Crea eferente unico dell’ANCADIC  e esponsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”.

«Il tutto a salvaguardia dell’incolumità dei cittadini che frequentano la struttura e dei dipendenti.  In riscontro a tale richiesta, il Segretariato Generale del Consiglio regionale di Reggio Calabria con nota del 22 gennaio 2020 ci comunicava che l’edificio che ospita il Consiglio regionale è stato collaudato per tale uso ed è stato rilasciato il relativo certificato di agibilità.  La risposta al tempo è stata immediata e poca esaustiva. Siamo dispiaciuti di aver pensato a un pericolo che si sarebbe potuto verificare visto l’entità della struttura per l’alto numero di persone, funzionari e cittadini che la frequentano.  Siamo contenenti che per un felice caso non si sono registrati tragiche conseguenze per le persone. 

Da quanto risulta dalla stampa e dalle trasmissioni televisive il tetto della Sala  Nicola Calipari parte  più estesa del palazzo è risultato caricato di pannelli solari. Se questa operazione sia stata prevista nella progettazione o no è cosa da accertare. Ci sconcerta sapere dalla viva voce dal professionista progettista Ing. Giuseppe Arena, intervistato telefonicamente nei servizi del telegiornale di RTV che il progetto originario per questa struttura prevedeva la realizzazione di un tetto in cemento armato precompresso e non struttura reticolare in acciaio leggera. A questo punto questa associazione e il sottoscritto che tante volte ha partecipato a convegni e incontri che si sono tenuti presso la Sala Nicola Calipari ha chiesto al Presidente del Consiglio della Regione Calabria On,le Domenico Tallini di sapere come sia stato eseguito il cambio di progettazione relativa al tetto.

Abbiamo piena fiducia nella magistratura e nel Presidente del  Consiglio regionale che faranno luce sulle cause che hanno portato al verificarsi di questo gravissimo evento. La nostra preoccupazione è che dal verificarsi di gravissimi eventi passati e presenti non si trae insegnamento, gli stessi non hanno mai prodotto cambio di rotta per evitare situazioni di pericolo alla sicurezza dei cittadini».

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