venerdì,Marzo 29 2024

Nuovo schiaffo dalla Corte dei Conti: «Il Comune di Reggio valuti il dissesto». Domani Consiglio

Respinto il ricorso sul debito idropotabile da 65 milioni. Anche gli stipendi a rischio. Il sindaco spera di salvare tutto con il decreto agosto che contiene misure speciali per i Comuni. Conferme da Luca Lotti che ha incontrato a Reggio i vertici Pd

Nuovo e terribile schiaffo per il Comune di Reggio Calabria arriva con la delibera della Corte dei Conti n. 157/2020 dello scorso 30 luglio e notificata in questi giorni ai consiglieri comunali.

I magistrati contabili analizzano nuovamente la situazione del disavanzo del Comune, anche alla luce delle sentenze della Corte Costituzionale che hanno dichiarato incostituzionale il termine trentennale per la restituzione dei mutui contratti e imposto una serie di adempimenti contabili che hanno già fatto lievitare a circa 400 milioni il disavanzo di palazzo San Giorgio come da consuntivo approvato durante gli scorsi giorni. A causa della del mancato conteggio di Euro 185.297.196,57, pari al valore del Fondo di Anticipazione di Liquidità (Fal) non legittimamente rappresentato nelle scritture contabili.

Tegola da 65 milioni sull’idropotabile

Ed emergono altri ed ulteriori profili di criticità difficilmente sanabili. Il primo riguarda il debito idropotabile da 64.947.388,27 che già nei mesi scorsi la Corte aveva chiesto al Comune di inserire a bilancio o comunque di definire la situazione debitoria con la Regione. Il Comune il ha impugnato tale delibera, ma lo scorso primo di luglio il ricorso è stato respinto. Pertanto la Corte precisa che a seguito della reiezione in toto del ricorso proposto le statuizioni precedenti diventano definitive «ma nessuna attività risulta posta in essere dal Comune in tal senso».

Al disavanzo di 400 milioni, dunque, si aggiungono anche i 65 milioni per i crediti idropotabili contratti dal 1981 al 2004.

Esposizione cone Leonia e Multiservizi

La delibera della Corte di Conti, dunque, esamina anche la situazione dei debiti fuori bilancio e individua molti punti non chiari che riguardano in special modo il contenzioso con le partecipate Leonia e Multiservizi «che ha già visto soccombente il Comune». E poiché Leonia ha chiesto pagamenti per circa 12 milioni di Euro e Multiservizi per 30 la Corte chiede chiarimenti in ordine ai residui passivi previsti e in che misura sia stata valutata la possibilità di nuove soccombenze nelle cause in corso.

Nella parte finale la delibera si fa più dura e invita l’Amministrazione a valutare la possibilità di dichiarare il dissesto. I magistrati ricordano che «in presenza di situazioni di incapacità finanziaria per il Consiglio comunale corre l’obbligo di valutare l’opportunità di dichiarare il dissesto onde porre fine ad una gestione che, trascinandosi debiti insoluti risalente nel tempo, si trovi nelle condizioni di non potere sostenere la spesa corrente e assicurare i servizi indispensabili per i cittadini. Ciò premesso poiché questa Sezione ha il dovere di rappresentare ogni utile elemento di valutazione, si osserva che il Comune di Reggio Calabria si trova in una situazione finanziaria di strutturale difficoltà, pur avendo percepito negli anni copiosa liquidità dallo Stato (come evidenziato circa 211 milioni di euro nel periodo 2014-2015)».

A rischio gli stipendi dei dipendenti

I magistrati affondano ancora il dito nella piaga: «Il Comune è riuscito a stento a pagare gli stipendi dei dipendenti, ma accumula debiti per l’acquisto di beni necessari all’ordinario funzionamento. Peraltro anche gli oneri accessori agli emolumenti (es. fondi produttività) non vengono versati o vengono versati con forte ritardo, come dimostra la situazione dei residui passivi presenti in bilancio al 31/12/2018. Con il rischio di contenziosi azionati dai dipendenti per il pagamento delle spettanze dovute».

La Corte invita quindi il Comune a fornire chiarimenti entro 60 giorni, ma invita anche il presidente del Consiglio comunale ad informare i consiglieri alla prima riunione utile dell’Assemblea che è stata convocata per domani in prima convocazione e per il 13 agosto in seconda.

Il decreto agosto e l’incontro con Lotti

Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha preventivamente riunito la sua maggioranza cercando di rassicurare tutti dopo l’interlocuzione avuta con il governo nazionale. Si attende l’ufficialità ma nel decreto agosto dovrebbe essere inserita una cifra vicino ai 60 milioni per il Comune di Reggio per quest’anno e altri 30 per l’anno successivo. I conti però sono tutti da fare in quanto lo stanziamento è effettuato per i Comuni in pre-dissesto che presentano alcune caratteristiche, ma Reggio dovrebbe essere ai primi posti della classifica.

Conferma di tale situazione si è avuta anche durante un’ulteriore riunione ristretta avvenuta a palazzo Alvaro con Luca Lotti, alla quale hanno partecipato anche il sindaco Giuseppe Falcomatà, l’assessore Giuseppe Marino e l’ex presidente del Consiglio regionale Nicola Irto.

In buona sostanza: per la Corte dei Conti il Comune è da considerarsi in dissesto, ma il sindaco proverà a salvare capre e cavoli con una straordinaria iniezione di liquidità proveniente da Roma. Basterà?

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