martedì,Aprile 16 2024

Gli avevano dato 10 mesi di vita, adesso è guarito grazie alla radioterapia del Gom di Reggio Calabria

La storia a lieto fine di un 50enne di Seminara, curato nel reparto guidato dal dottor Said Al Sayyad

Gli avevano dato 10 mesi di vita, adesso è guarito grazie alla radioterapia del Gom di Reggio Calabria

Gli avevano dato soltanto 10 mesi di vita. Tornato da Milano è stato curato con successo dai sanitari del Gom di Reggio Calabria. E’ la storia a lieto fine di un 50enne di Seminara che, ricoverato nel reparto di Radioterapia diretto dal dottor Said Al Sayyad, adesso risulta completamente guarito.

A raccontare dalle colonne di Gazzetta del Sud quella che per molti è una storia di speranza è stata la moglie, che nasconde a fatica l’emozione: «Dopo la visita cui è stato sottoposto mio marito all’Istituto Tumori di Milano – evidenzia – la diagnosi diceva che le possibilità di guarire erano veramente esigue. Dieci mesi di vita, questa era stata la sentenza. Nonostante tutto, non volevamo cedere alla disperazione».

Poi l’incontro con il dottor Al Sayyad, primario del reparto: «Le sue parole furono in grado di riaccendere in noi la speranza che mio marito potesse guarire da questo male, che lo stava annientando fisicamente e psicologicamente. Dopo aver studiato con cura gli esami a cui mio marito era stato sottoposto mi fece presente che sarebbero intervenuti con un trattamento radio- terapico, con scopo curativo e non palliativo. All’inizio di dicembre mio marito fu sottoposto alla Tac di centraggio, a seguito della quale fu elaborato un piano di trattamento dai medici della radioterapia e dal primario di Fisica sanitaria, il dottor Giuseppe Sceni. Sin dalle prime fasi di preparazione al trattamento radiante abbiamo potuto riscontrare che il reparto di radioterapia oncologica era molto organizzato. L’accoglienza è stata ottima, l’attenzione al malato e alla sua famiglia il loro pensiero costante. Nei mesi successivi fu sottoposto a una Pet e risonanza magnetica di controllo che ebbe esito negativo, la massa tumorale era stata eliminata e per lui iniziava una nuova vita. Adesso sta bene, ha ripreso a lavorare. Segue i nostri figli, è ritornato ad essere il perno della nostra famiglia».

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