venerdì,Marzo 29 2024

Elezioni comunali, Miti contro Falcomatà: «Presentato in sordina il regolamento sui comitati territoriali»

Per gli attivisti che sostengono il candidato a sindaco Putortì «Un abominio antidemocratico» e indicono una manifestazione a Piazza Italia in data 11 settembre

Elezioni comunali, Miti contro Falcomatà: «Presentato in sordina il regolamento sui comitati territoriali»

Riceviamo e pubblichiamo dagli attivisti del MITI Unione del Sud insieme al candidato sindaco Fabio Putortì:

Mentre a Reggio Calabria si indirizza l’attenzione, guarda caso in prossimita’ delle elezioni, sul finanziamento o meno di una parte del debito comunale da parte del bilancio statale, per la seconda volta in sordina e’ stato presentato in sessione straordinaria, all’approvazione del Consiglio comunale, un atto che e’ in grado di incidere in modo molto piu’ strutturale sulla vita sociale ed economica della comunita’ locale. Nella fattispecie si sta parlando del Regolamento sul funzionamento dei Comitati territoriali.

Purtroppo, a differenza dell’ultima volta, non abbiamo avuto il tempo sufficiente per ottenere la sospensione di tale delibera poiche’ venerdi’ 13 agosto non vi e’ stato alcun rinvio della seduta ed in tutta urgenza i consiglieri di maggioranza ed oppposizione hanno approvato il Regolamento sopraindicato, confermando l’antidemocraticita’ dell’operato della classe politica locale. Per chi non ne sia al corrente, oltre le battaglie svolte come Comitato pro aeroporto dello Stretto, da piu’ di due anni ci spendiamo lungo i quartieri di Reggio Calabria per informare ed assistere i  nostri concittadini sul funzionamento dei Comitati civici di quartiere, compresi all’interno dei Comitati territoriali previsti nel Regolamento Comunale DCC n 95 del 2016, nondimeno abbiamo portato alla conoscenza delle varie comunita’ locali altri importanti istituti di partecipazione popolare come il bilancio partecipativo e la digitalizzazione dei procedimenti amministrativi.

Siamo riusciti inoltre a far costituire diversi Comitati di quartiere tra le cui importanti funzioni, ricordiamo, e’ stata prevista la partecipazione nella fase di elaborazione del bilancio comunale e dei documenti programmatici dell’Ente, cosi’ come e’ contemplata la funzione di controllo e valutazione nella fase di impiego delle risorse, e quindi dei consecutivi lavori, attraverso delle assemblee circoscrizionali con il sindaco, l’assessore comptetente o altro organo responsabile.

Inoltre abbiamo elaborato ed avviato sottoforma di petizione popolare un testo con modifiche e integrazioni al Regolamento del 2016 affinche’ la figura dei Comitati di quartiere rimanga rigorosamente apartitica ed indipendente, con funzioni di programmazione e di controllo vincolanti per l’operato dell’Amministrazione Comunale.

Ed e’ tale principio che anima l’articolo 118, comma 4 della Costituzione italiana, sulla sussidiarieta’ orizzontale, nonche’ la legge n 241 del 1990 sul procedimento amministrativo, il Decreto Legislativo n 150 del 2009 (integrato nel 2017) sulla misurazione della performance orizzontale, il Decreto Legislativo n 33 del 2013 sulla trasparenza, ma soprattutto l’articolo 8 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) il quale recita che “i Comuni, sulla base di quartieri o frazioni, valorizzano le LIBERE forme associative e promuovono organismi di partecipazione popolare all’amministrazione locale”, cosi’ come “nel procedimento relativo all’adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive devono essere previste forme di partecipazione degli interessati..”.

Purtroppo nulla di tutto cio’ e’ stato rispettato nell’azione amministrativa dei rappresentanti politici locali in quanto non solo siamo stati noi, da cittadini privi di incarichi istituzionali, a dover informare gli altri concittadini sulle modalita’ per esercitare i diritti sopraindicati ma si e’ persino tentato di distorcere e impedire questa rivoluzione socio-politica che abbiamo definito “Gestione amministrativa condivisa del territorio”.

Infatti nel luglio 2019, come accennato, si era tentato di approvare una bozza di Regolamento sui Comitati territoriali che ne prevedeva la costituzione attraverso la convocazione di comizi da parte del Sindaco e i componenti degli stessi comitati selezionati in liste elaborate dai rappresentanti in Consiglio comunale e da quelli dei partiti presenti in Parlamento. ..Un abominio antidemocratico contrario alle vigenti normative ed a qualsiasi principio di trasparenza e di partecipazione indiscriminata all’operato della pubblica amministrazione!

Come se non bastasse il 13 agosto scorso, senza informare la collettivita’, nonche’ i rappresenanti dei comitati costituiti (e di quelli nascenti), con i dovuti termini di preavviso, senza l’organizzazione di un consiglio comunale aperto, senza il coinvolgimento di tutti gli interessati, insomma in un sostanziale furtivo operato, si e’ approvato un Regolamento che incide sulla vita democratica della comunita’ locale, nonche’ sulla modalita’ di gestione delle risorse pubbliche! ..altro che finanziamento di una parte del debito locale, qui si e’ spostata l’attenzione da una questione in grado di scardinare un apparato amministrativo locale facendolo passare da una gestione a numero chiuso ad una gestione aperta alla collettivita’. 

A tal proposito, ci chiediamo come mai, ad oggi, non e’ stato pubblicato tale Regolamento sull’Albo pretorio del Comune, ne’ nella dovuta sezione trasparente, al contempo, nonostante la nostra istanza ufficiale, ancora non ci e’ stata data copia del contenuto del Regolamento in questione. 

Per tutte le motivazioni sopraindicate, da cittadini che credono nel principio che il sindaco debba rispondere solamente alla sua comunita’ e non alla segreteria nazionale di partito oppure ad interessi di parte, si indice una manifestazione a Piazza Italia in data 11 settembre, alle 10:30, invitando alla partecipazione tutti i rappresentanti ed i membri dei Comitati di quartiere che si sono costituiti secondo i principi dell’articolo 8 del TUEL, richiamati nel Regolamento comunale del 2016.

La manifestazione avra’ il fine di rivendicare la natura civica dei Comitati e la loro libera formazione, indipendente dai partiti o dalla volonta’ di organi politici, a maggior ragione per il fatto che quest’ultimi intendono rispolverare gli ex incarichi politici circoscrizionali per recuperare qualche voto in piu’ sui disagi delle persone piu’ ingenue oppure dai soliti opportunisti.

In conclusione, poiche’ crediamo sia giunto il tempo di applicare un metodo di gestione amministrativa condivisa del territorio, invitiamo tutti i nostri concittadini che condividono tale principio a partecipare alla manifestazione che si terra’  giorno 11 settembre.

Inoltre, tutti i candidati a sindaco che si definiscono civici, sono invitati anch’essi a partecipare impegnandosi a dare attuazione ai principi di legge sopraindicati, alle integrazioni contenute nella petizione popolare da noi promossa ed a ottenere la modifica o annullamento dell’ultimo Regolamento approvato qualora i contenuti siano contrari ai principi di legge sopraindicati.

Poniamo quindi fine all’operato di chi predica bene e razzola male, viceversa la nuova amministrazione dovra’ dimostrare concretamente come intende coinvolgere i cittadini senza condizioni e come intende risolvere le periodiche emergenze del territorio, cominciando dall’annosa questione rifiuti.

Giorno 11 settembre sara’ un banco di prova e noi ci saremo da liberi cittadini poiche’ per cambiare la nostra cittta’ ci abbiamo messo e ci metteremo sempre la faccia!

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