martedì,Febbraio 18 2025

Morto Nino Calarco, storico direttore della Gazzetta del Sud

Tra i ricordi di chi lo ha conosciuto anche la battaglia per il ponte sullo Stretto, inteso non come elemento divisivo ma come strumento e opportunità di sviluppo per le nostre regioni

Morto Nino Calarco, storico direttore della Gazzetta del Sud

Lutto nel mondo del giornalismo per la scomparsa di Nino Calarco, per anni direttore della Gazzetta del Sud e già senatore della Repubblica. «Con la scomparsa di Nino Calarco se ne va un pezzo di storia del giornalismo italiano che ha dedicato energia, passione, professionalità e impegno civile a favore della Sicilia e della Calabria».

Lo afferma il consigliere regionale Nicola Irto (Pd) commentando la notizia ed aggiunge «Calarco non è stato solo un giornalista di razza ma anche una personalità eminente che, con doti di equilibrio e lungimiranza, ha contribuito a scrivere la storia del grande giornale che ha diretto e a difendere, da senatore della Repubblica, i diritti e i progetti dei cittadini dell’area dello Stretto, con un meridionalismo propositivo, capace di fare e di sognare. A poco più di un anno dalla scomparsa del presidente Giovanni Morgante, si tratta di un’altra gravissima perdita che colpisce il
mondo della Gazzetta. Ai familiari di Nino Calarco e a tutto il giornale, a cominciare dal direttore Lino Morgante, voglio esprimere i miei sentimenti di cordoglio e di vicinanza».

«Esprimo il mio cordoglio personale e quello di tutti gli imprenditori associati a Confindustria Reggio Calabria per la scomparsa di Nino Calarco. Lo afferma il presidente dell’associazione territoriale degli industriali reggini, Domenico
Vecchio
, appresa la notizia della morte del giornalista messinese. «Calarco è stato un punto di riferimento per l’intera comunità dell’area dello Stretto, un uomo che ha fatto della scrupolosa verifica delle notizie, del rigore professionale e della difesa del Mezzogiorno i punti fondamentali della sua azione. Tra le tante battaglie che ha condotto nei lunghi anni in cui è stato protagonista della scena pubblica, voglio ricordare quella per il ponte sullo Stretto, inteso non come elemento divisivo ma come strumento e opportunità di sviluppo per le nostre regioni. Rivolgo alla sua famiglia e all’intera Gazzetta un pensiero di vicinanza e le più sentite condoglianze».

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